A Roma i rifiuti continuano ad accumularsi nelle strade. La situazione è a livelli mai visti prima e il caldo rende invivibili alcune aree della Capitale. Ai microfoni di Radio Radio durante “Lavori in Corso” è intervenuto Daniele Diaco, il Presidente della Commissione ambiente del Comune di Roma. Ecco il punto di vista del Campidoglio sull’emergenza rifiuti che sta colpendo la città.

Lei lo sa che ci sono alcune discariche in giro per Roma?

Discariche è una parola forse impropria. Quelli sono dei cumuli di rifiuti legati ad un problema che l’azienda ha avuto, il Lazio ha forti criticità da questo punto di vista perché non ci sono impianti. Noi siamo partiti sapendo benissimo che l’unico impianto di rifiuti era Malagrotta. Il sistema è molto fragile, quando c’è un intoppo c’è difficoltà a smaltire i rifiuti, quando Malagrotta fu chiusa non c’è stato in precedenza un piano industriale che potesse prevenire in qualche modo la chiusura della stessa.

Sono passati 3 anni però adesso

Le parlo allora del presente. Per fare impianti ci vuole del tempo, noi abbiamo cercato di dare una visione chiara a questa città, abbiamo iniziato con progetti importanti con la raccolta porta a porta nel sesto e nel decimo Municipio. Servire 500mila abitanti non è cosa facile un quartiere a Roma è grande come una città come Parma o Bologna.

I Municipi a rotazione sono arrivati al collasso per la raccolta dei rifiuti e il Campidoglio non si arrabbia, perché?

Esiste un problema tecnico, noi abbiamo avuto varie difficoltà, ricordiamo l’incendio al TMB Salario, quello ha avuto un impatto notevole. Non sono scuse sono dati di fatto tecnici.