Veni, vidi e poi resta ancora da capire se il trittico del detto cesariano può essere completato con un vici molto relativo, visto che la vittoria della Roma sarebbe il raggiungimento del quarto posto. Se volessimo rendere il detto ancor più realistico potremmo inserire un “salutai”, perché si sa già che Claudio Ranieri non sarà l’allenatore della Roma per la stagione 2019-2020.

A dir la verità se ne parla da tempo, ma le sue parole e quel velo d’amarezza che il tecnico testaccino ha mostrato nella conferenza stampa pre-Juventus ha comunque destato stupore. Anche perché c’è a questo punto da chiedersi, come nella fine delle più grandi storie d’amore, chi abbia lasciato chi.
Già nei giorni scorsi Ranieri aveva fatto sapere alla società di essere, sì, disposto ad andare a prendere uno come Antonio Conte all’aeroporto per sostituirlo, ma anche che poi sarebbe andato avanti con la sua vita, valutando le offerte delle altre società.
Non abbastanza convincente secondo alcuni, che ritengono che la Roma – e questo è scientifico – sta cercando un grande profilo per la prossima annata. Se ci arriverà o meno poi non è ancora chiaro, l’unica cosa che è chiara è che Claudio Ranieri resterà un appassionato dei colori giallorossi senza poterli più guidare.
Ecco cosa pensano in merito i nostri esperti.

Gianluca Lengua

Io credo che la società già lo sapesse, lo aveva fatto capire anche nella scorsa conferenza stampa. La frase che mi ha colpito è quella in cui dice ai calciatori di essere concentrati sul campo, chiaro riferimento a chi ha giocato a Genova e non ha reso quanto doveva rendere perché comunque la Roma era vicina alla vittoria. Che Ranieri a fine campionato andrà via è una notizia che avevamo già dato, lui non ha fatto altro che ufficializzarlo. Non credo che quando disse con stupore “ah allora mi avete inserito anche voi tra i futuri allenatori“, lui si fosse candidato.

Stefano Carina

Non sono sorpreso, la notizia era trapelata anche attraverso Radio Radio. Se lo sapevamo anche noi probabilmente era stato già detto a lui. A differenza del caso Conte in cui la Roma doveva far trapelare in anticipo il no dell’allenatore, da grande gestore della propria immagine Ranieri fa per primo il passo indietro: chiaramente ora risulterà all’esterno che sia lui ad andarsene dalla Roma, non che la Roma non lo tenga.

Franco Melli

Non so se dentro di lui lo speri ancora, ma credo che lui desideri di trovare una società che gli dica: “No, resta“. Preferisce chiaramente fare la prima mossa per evitare mortificazioni maggiori, e nel rispetto delle sue caratteristiche non resta mai a dispetto dei santi. Predilige quindi spiazzare tutti, ammesso che siano rimasti spiazzati.
Sapevamo già che era difficile rimanesse ma personalmente collegavo la sua permanenza al raggiungimento del quarto posto che, guarda caso, ora si allontana.

Furio Focolari

Penso che Ranieri in questo momento creda poco a tutto quanto. Crede poco al quarto posto, crede poco alla sua permanenza a Roma. Mi sembra che lui, che è una persona per bene, ci tenga ora a fare bella figura. Insomma, è sempre un superprofessionista: ha vinto in Inghilterra col Leicester, lasciato bei ricordi a Valencia e anche al Chelsea.
Il suo ripetere in continuazione che è un tifoso della Roma non mi sembra retorica, ma qualcosa di molto vicino.

Tony Damascelli

La non-notizia diventa notizia. Alla Roma serviva un traghettatore ed è stato trovato nella figura più romanista.
Lui stesso, come ha detto, ha accettato questo appello della Roma per sapere già che avrebbero preso direzioni diverse dal primo giorno.
Io non ho mai pensato – al di là dell’amicizia che mi lega a lui – che sarebbe stato l’allenatore della Roma anche nella prossima stagione.