Torna la Social Room di Radio Radio in compagnia di Fabio Duranti e del filosofo e saggista Diego Fusaro. Si è parlato del caso Assange, il fondatore di Wikileaks, l’organizzazione che ha pubblicato documenti governativi coperti da segreto di Stato, militare, bancario così da inimicarsi i Governi di tutto il mondo. Attualmente il giornalista australiano è in stato di arresto nel Regno Unito. La sua figura viene descritta dal saggista torinese in contrapposizione a quella dello scrittore napoletano Roberto Saviano.

Bisogna celebrare Assange come un libero informatore, come una persona libera che ha contribuito molto alla diffusione notizie che solo astrattamente sono private ma che dovrebbero riguardare la popolazione mondiale. E’ stato una sorta di Robin Hood dell’informazione. Nel tempo stesso in cui celebriamo Assange dobbiamo una volta di più deplorare la società del totalitarismo glamour del mercato, che si finge una open society, come si autoproclama cerimoniosamente, ma che in realtà è la società più chiusa dell’intera storia umana

L’aspetto più terribile è stato quello che gli intellettuali anziché schierarsi a spada tratta dalla parte Assange hanno rivelato, o una totale indifferenza, o addirittura lo hanno condannato come pericoloso e di fatto hanno giubilato di fatto per il suo arresto. E’ la prova provante della tesi del mio maestro Costanzo Preves secondo cui oggi per la prima volta gli intellettuali sono più stupidi della gente comune“.

Da qui nasce un confronto, una contrapposizione, tra il “Ribelle Giornalista Assange” e il “Bardo Cosmopolita Saviano”

La definizione del Bardo Cosmopolita secondo il filosofo Diego Fusaro: “L’intellettuale creato in vitro, ad hoc per il pensiero unico che per un verso si schiera a favore di Israele, per un altro verso sostiene che serve più immigrazione. Tutte le battaglie che egli conduce sono le battaglie stesse della classe dominante di cui il bardo cosmopolita rappresenta l’ala culturale a sinistra”.