Milan-Lazio fa sfortunatamente parlare di sé per tutto fuorché per il campo.
Questo perché fuori dal campo è ormai nota la notizia del piccolo raduno neofascista che si è palesato a Milano con uno striscione inneggiante a Benito Mussolini.

La compagine che da anni si fa riconoscere come “Gli irriducibili”, generalmente riconoscibile come una delle branche ultrà laziali più note, ha sostato nei pressi di Piazzale Loreto per rendere omaggio con canti e cori al capo del Fascismo, la cui salma venne sfigurata nella medesima piazza.
Non hanno tardato ad arrivare le prime reazioni dei media e del web, tra politici che puntano il dito contro Salvini, ad indicarlo come principale responsabile delle gesta di una manciata di tifosi in giro per Milano e, puntualissimi come sempre, sono arrivati anche i proclami contro i tifosi biancocelesti, che vedrebbero l’intera curva Nord dell’Olimpico colpevole dell’ideologia di una manciata di fanatici.

Questione di etichette delle quali la nostra società sembra avere un disperato bisogno. Non una buona notizia visto che, messa un’etichetta, si può anche passare avanti senza andare a fondo.
Per questo, sempre sul web, si sono fatti sentire anche i tifosi della Lazio autentici, che restano al calcio come semplice momento di passione e non come un veicolo politico.
La faccenda di Piazzale Loreto (quella più recente, ovviamente), è tutta a loro discapito, perché anche doversi giustificare per qualcosa a cui nemmeno si pensa di fare può essere considerata una sconfitta, sperando in una rivincita dello sport in serata.

Alessio De Paolis