La migliore Lazio della stagione ha sfiorato l’impresa e per settanta minuti ha tenuto in scacco la Juventus, arrivando ad un passo dal timbrare un risultato straordinario – pieno di contenuti tecnici-  contro una grande. E che grande: la Juve! Alla fine è invece arrivato il successo dei bianconeri, che si sono portati addirittura a più undici in classifica sul Napoli. La mossa decisiva è stata rappresentata da Cancelo, che ha letteralmente spaccato la partita, con il gol del pareggio e con il fallo che ha subìto in area e ha portato al rigore decisivo di Ronaldo. Dall’Olimpico esce dunque felice la Juventus, che – malgrado le assenze – ha vinto comunque con i cambi.

Non solo Cancelo di cui abbiamo detto, ma anche Bernardeschi che sulla fascia si è preso tutto il campo possibile. Molto meno illustri, e molto meno positivi, i cambi della Lazio. Che dovrebbero suggerire alla società, a Lotito, di fare uno sforzo in questi ultimi quattro giorni di mercato. Serve qualcosa in più nella rosa. Come serve da lezione anche per Inzaghi questa partita. Finalmente la Lazio, forse convinta di non avere nulla da perdere contro i Campioni d’Italia, si è liberata dalle sue paure, dai suoi tentennamenti, giocando con coraggio e con tutti i giocatori di qualità a disposizione. Da tempo invocavamo una Lazio con Luis AlbertoMilinkovic, e Correa a sostegno di Immobile. E la partita con la Juve ha detto che così si può, anzi si deve giocare e non ha senso andare in campo con il freno a mano tirato.

Insomma, la partita con la Juve – dai rinforzi necessari alla spregiudicatezza che bisogna dimostrare sempre – può anche essere un bivio importantissimo. Per Lotito e per Inzaghi.

Alessandro Vocalelli