A distanza di anni, Massimo Moratti è tornato a parlare dell’esonero di Gian Piero Gasperini all’Inter nel settembre 2011: “Purtroppo in quel momento fu inevitabile. Lo farei anche oggi. I risultati erano negativi, già a partire dalle amichevoli. Non ci furono alternative se non un cambiamento”.

Per quale motivo è stato scelto? Ecco la spiegazione dell’ex presidente dell’Inter: “Per il bel gioco che aveva sempre proposto con le sue squadre. Un gran merito che gli va attribuito anche adesso, guardate questa Atalanta. All’epoca, quando lo scelsi, ero sicuro. Stava dimostrando cose importanti e tutte le proprie capacità, ma a un allenatore come lui sarebbe servito più tempo. In certi club come l’Inter, spesso non è possibile. In quel momento non potemmo andare oltre, lo stesso Gasperini viveva un momento di crisi. Dubbio sull’esonero? Nessuno. Non c’erano le condizioni per andare avanti”.

Gasperini adesso ha convinto tutti: “È un tecnico preparato, bravissimo. E a Bergamo sta ottenendo dei risultati veramente importanti. Fatico a rispondere, ma le dico questo: per tutto quello che stanno dimostrando, sia lui che l’Atalanta meriterebbero di arrivare in Champions League. A quel punto cosa potrebbe accadere? Magari Gasperini non sentirebbe più l’esigenza di ambire a una panchina più prestigiosa. Con un traguardo del genere, quella dell’Atalanta non avrebbe nulla da invidiare alle altre”.