Di Francesco è stato chiaro, la Roma deve intervenire sul mercato. Eppure, dopo le parole di Monchi, le possibilità di veder rinforzata la squadra a gennaio sono calate drasticamente. Il ds spagnolo ha dichiarato alcune operazioni, economicamente alla portata del club capitolino, come “difficili” o addirittura “impossibili“.

Evidentemente, i soldi spesi per gli acquisti estivi, non consentono ulteriori sforzi adesso. Ma è proprio in questo momento che il tecnico ha più bisogno di aiuto. La Roma è sesta in classifica e il raggiungimento del quarto posto è il minimo che la piazza pretende. In più c’è un ottavo di Champions abordabile da superare, per cercare di ripetere quantomeno un percorso eccellente in Europa come lo scorso anno. E perché no, una Coppa Italia – dopo più di un decennio senza alzare trofei – non guasterebbe di certo.

Di Francesco e la squadra non bastano, servirebbe l’intervento di Pallotta. Nonostante la lontananza del presidente dalla Capitale, anche il numero uno della società sa bene che gli infortuni hanno penalizzato il cammino in Serie A. Ma guai ad attaccarsi all’infermeria, i problemi sono ben altri. Se da una parte il gioco espresso in campo non è apparso esaltante, i rinforzi estivi non sono certo da meno. Le intuizioni di Monchi in un anno e mezzo si sono rivelate tutt’altro che esatte, facendo finire giustamente l’ex Siviglia nel mirino del tifo.

Coric, Marcano, Cristante, Kluivert, Santon, Pastore, Olsen e Nzonzi. Cosa hanno in comune? Stanno deludendo tutti, chi più chi meno. Senza dimenticare il pluripagato Schick, sbarcato un anno e mezzo fa e praticamente ancora non pervenuto. I calciatori sono i primi responsabili di quello che fanno in campo, ma alcuni di loro danno l’impressione di essere finiti o di non essere pronti e la colpa – in questi casi – non può essere data solo a loro. Per non parlare di chi ha lasciato i giallorossi in questo arco di tempo, ovvero da quando Monchi è arrivato: Salah, Alisson, Nainggolan e Strootman. Il collettivo si è indebolito – e non poco – in giro di pochi mesi. Solo Kolarov, come ammesso dallo stesso ds, ha mantenuto le promesse, a sprazzi Under. I giovani italiani Pellegrini e Zaniolo sono diventati così il futuro del club, ma non era certo questo quello che ci si aspettava. Il campionato sta per ripartire ma il mercato è ancora lungo. I tifosi vogliono risposte in campo e adesso soprattutto fuori. “Impossible is nothing” direbbe Pallotta, non perché sia sua la frase ma perché all’italiano preferisce l’inglese. Ma è vero, niente è impossibile e nessuno si aspetta di vedere Messi a Trigoria. L’unica cosa impossibile è quanto visto finora sul mercato, oppure restare a guardare e non intervenire. Monchi è avvisato.