Ispirata al film con Sandra Bullock, la sfida a rimanere bendati mentre si cammina o si guida vige da qualche settimana in rete.

Dilaga in rete da qualche settimana il “Bird Box Challenge“, l’ultima frontiera delle sfide pericolose del panorama internettiano ispirata al film di Netflix con Sandra Bullock, “Bird Box“, disponibile sulla piattaforma multimediale dal 21 dicembre scorso.

Nel lungometraggio il personaggio interpretato dalla Bullock, Malorie Hayes, guida i suoi due figli attraverso una serie di pericoli: i protagonisti sono tutti bendati, per evitare delle misteriose presenze che, se viste, spingono al suicidio.
Una sorta di citazione delle sirene di Ulisse, almeno nella mente dell’autore del romanzo, Josh Malerman (del quale “Bird Box” è l’adattamento cinematografico), un viaggio apocalittico che mette alla prova sullo schermo il personaggio di Sandra Bullock e che ha portato, dopo l’uscita del film, numerose persone, la maggior parte giovanissime, a tentare di emulare Malorie Hayes, replicando le sue gesta e condividendo video e immagini, a volte anche divertenti, sui social del “Bird Box Challenge”.

Dopo il primo episodio di tre amici che, negli Stati Uniti, si sono ripresi rimanendo bendati per 24 ore, altri utenti sono rimasti affascinati da questa nuova e pericolosa tendenza, facendo filmati mentre correvano, guidavano o sollevavano pesi senza guardare e pubblicavano i loro contenuti su Instagram con l’hashtag #BirdBoxChallenge, superando in poco tempo i ventimila post.

I pericoli della presunta sfida e il rischio di infortuni seri hanno portato la stessa casa di produzione di “Bird Box”, Netflix, a dover intervenire, invitando, senza mezzi termini, gli utenti a smetterla.

“Non pensavamo che avremmo dovuto specificarlo ma, per favore, non fatevi del male con questa Bird Box Challenge” si legge sul profilo Twitter ufficiale del colosso multimediale, all’interno del quale si specifica “non sappiamo com’è iniziata e apprezziamo il vostro affetto, ma Bambino e Bambina hanno un solo desiderio per il 2019 ed è quello di non vedervi finire in ospedale“.