Con la manovra economica che approderà oggi al Senato Luigi Di Maio,  ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, ha parlato stamattina ai microfoni di “Radio Capital”, dichiarando che, 
in merito alla revisione delle clausole di salvaguardia, non c’è “un aumento dell’Iva quest’anno e non ci sarà nei prossimi anni. Come abbiamo dimezzato quest’anno le clausole le dimezzeremo nei prossimi anni“.

Stando a quanto si evince dalla relazione tecnica che accompagna l’emendamento al ddl bilancio del governo, la revisione delle clausole di salvaguardia prevede, per il 2020, 
un aumento di 23,1 miliardi che diventeranno 28,7 miliardi nel 2021.

Risalirei sul balcone anche domani” ha sottolineato poi il vicepremier pentastellato, sottolineando che non c’è stata “la procedura d’infrazione e porto tutte le misure a casa, sono ancora più contento di mantenere le promesse senza nessuna spada di Damocle.”

Entrando, invece, nel merito del reddito di cittadinanza, Di Maio ha spiegato che “la questione del conto in banca no, perché è complicato fare un monitoraggio del genere. Noi usiamo l’Isee. Si parte a fine marzo, come ho sempre detto: il primo aprile no, mi rifiuterò categoricamente, le ironie si sprecherebbero. A fine febbraio-inizio marzo iniziano poi quota 100 e le pensioni minime.”

Questo modo di fare contabilità pubblica deve cambiare” ha ribadito il leader M5S, aggiungendo che “Il fatto di aver evitato la procedura di infrazione mi rende molto contento, ma questa Europa deve cambiare e il 2019 con le elezioni europee deve essere l’occasione per eliminare una serie di convenzioni legate alla austerity che richiederanno nei prossimi anni un cambiamento epocale“.