I più celebrano come salvifica ogni nuova restrizione e ogni ulteriore compressione dei diritti giacché presentate come indispensabili per proteggere le vite.

Ciò che stiamo vivendo è una riplasmazione gestita dal potere. Una riplasmazione del nostro modo di vivere e di produrre: distanziamento sociale e tecnologia digitale procedono con la pianificazione economica mirata alla distruzione delle attività tradizionali e orientata al dominio dei colossi e-commerce e dei giganti multinazionali.

L’emergenza epidemiologica è la cornice che giustifica e legittima la riorganizzazione del potere, la nuova razionalità politica che governa le cose e le persone. I padroni del mondo che hanno impoverito la società ora dicono in tono falsamente solenne che a pagare la crisi devono essere coloro quali non sono ancora riusciti a impoverire: ceti medi e piccoli risparmiatori.

Già da ieri si è verificata la nostra facile profezia: alcune regioni che erano gialle sono passate all’arancione. Tempo qualche settimana e l’Italia tutta passerà dal nuovo ridicolo tricolore contemporaneo, giallo-arancione-rosso, al monocromatismo del rosso lockdown.

Arriva anche il vaccino “efficace al 90%”, garantiscono le principali agenzie di stampa. Le borse ovviamente volano, giubilano, si consegnano all’euforia totale.

Benvenuti nella nuova religione terapeutica.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro


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