Arriva il nuovo vergognoso Dpcm che in maniera che non saprei definire altrimenti se non pagliaccesca tinteggia l’Italia con varie sfumature cromatiche. Avremo le zone verdi, arancioni e rosse. Un sofisticato modo per non chiamare lockdown quello che è e a tutti gli effetti resta un lockdown.

Siamo di nuovo alla fase 1: è la prova provante che questa è la pandemia dello yo-yo. Tornano a essere posti in essere i criteri disciplinari e repressivi di un capitalismo terapeutico che usa il motto di salvare le vite semplicemente per limitare le libertà e comprimere i diritti.

Come si potrebbe pensare che siano in buona fede? Come può essere in buona fede chi vi dice che la salute è il bene più prezioso e intanto ha tagliato per vent’anni la sanità e chiuso gli ospedali? Chi vi dice che dobbiamo fare tutti uno sforzo e poi vi chiude in casa per tre mesi? Voi andate in rovina, lui mantiene il suo stipendio da politico da svariate migliaia di euro.

Risultano chiari due punti: della vostra salute a loro non importa nulla, serve solo a farvi accettare l’inaccettabile. Secondo, non siamo affatto tutti sulla stessa barca. Mentre voi state affondando con le loro misure liberticide e infami, loro galleggiano, alludo ai guitti giallo-fucsia della politica, o addirittura veleggiano a gonfie vele, alludo ai colossi dell’e-commerce, ai lupi della finanza e ai magnati del capitale che hanno visto crescere esponenzialmente i loro profitti.

Di Dpcm in Dpcm perdiamo quote di libertà e diritti, con la conseguenza paradossale che il diritto alla salute non è rispettato.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro


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