Far vergognare gli altri per il proprio corpo, o nella più comune espressione inglese, “body shaming” non è una pratica tipica di una fazione politica in particolare, ma del nostro lato più superficiale e predatorio.
Per questo l’ex sindaco di Rho, Paola Pessina si è scusata subito dopo che il suo post ha fatto il giro del web, arrivando anche all’attenzione di Giorgia Meloni: “Sta diventando calva. L’eccesso di testosterone oltre che cattivi fa diventare brutti

Pronta la risposta della leader di Fratelli d’Italia: “Mi dicono che questa signora sarebbe vicepresidente di un’organizzazione filantropica, ex sindaco (di sinistra) di Rho e docente. Non mi interessano gli insulti sul piano fisico, tuttavia leggere frasi del genere da chi dovrebbe essere d’esempio lascia un po’ delusi e perplessi”.

Sul curriculum della Pessina si legge infatti: “Docente di religione e di lettere, impegnata attivamente nella pastorale, con particolare riguardo alla formazione dei giovani all’impegno civico e sociale e alla divulgazione della riflessione su testi biblici. Collabora da molti anni con enti del territorio per progetti di integrazione sociale; è animatrice culturale e ricercatrice di storia locale, in particolare nell’ambito della Biblioteca Popolare di Rho”.
Insomma, un profilo che stona decisamente con le brutte esternazioni social per cui la stessa Pessina si è scusata a Lavori in Corso.

In effetti sono stata veramente stupida ad esprimermi in quel modo, però mi aveva colpito – come ha colpito molti – la virulenza dell’onorevole Meloni alla Camera e mi pareva contraddittorio con quello che si dice sempre sul fatto che le donne in politica facciano la differenza.
Mi pareva un atteggiamento molto maschile di aggressività dove si ha ragione se si battono i pugni, quindi ho segnalato questo elemento e l’ho fatto certamente in modo scorretto.

Quello che mi ha meravigliato è che chi mi ha rimproverato per aver messo di mezzo l’aspetto fisico, in realtà poi mi rimproveri di essere brutta. Non è coerente, lo so. Ma non si mette di mezzo la competizione, ma il fatto di comportarsi in modo che faccia la differenza femminile.

Chiedere scusa in modo diretto? L’ho già fatto sull’indirizzo dell’Onorevole Meloni della Camera dei Deputati. Spero che lei abbia il tempo di leggere quanto meno e se avesse un contatto diretto lo attiverei molto volentieri“.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: