Gli sbarchi tornano nuovamente alla ribalta delle cronache, secondo gli addetti ai lavori a Lampedusa la situazione negli hotspot sembra essere sempre più ingestibile. L’assessore alla sanità siciliana Ruggero Razza ha affermato: “Non ci si puo’ credere. La nave in quarantena non ha svuotato l’Hotspot di Lampedusa ed è andata verso Porto Empedocle. Dicono che tornerà giovedì. Speriamo nel brutto tempo, perché se dovesse affollarsi di nuovo al momento ci sono oltre 400 migranti nell’Hotspot. Insomma, è finita così: a sperare nel brutto tempo”. 

Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa, è intervenuto a Lavori in Corso per chiarire la situazione nell’isola, commentando le ultime azioni del Governo in risposta agli sbarchi sempre più numerosi e incontrollabili a fronte di un dibattito politico che il primo cittadino dice essere in realtà ancora a livelli semi-seri per esigenze di campagna elettorale.
Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

“Da stamattina si sono succedute una serie di versioni su quello che doveva fare la nave Azzurra qui a Lampedusa. La situazione attuale è che la nave è ferma davanti al nostro porto. Quindi l’impedimento di attracco è dato dal maltempo e basta.
Qualcuno avrà informato male l’assessore Razza che poi ha fatto quella dichiarazione.

Passi avanti fatti dalla politica? Ieri sera ho sentito la ministra Lamorgese, dicendole che non ce la facciamo con questi sbarchi così numerosi, serve un ricambio. Stiamo per organizzare un’altra nave per la quarantena nel mediterraneo.
Un cambiamento c’è stato, se il governo tunisino dopo l’incontro con i nostri vertici manterrà le promesse sarà molto positivo. Finalmente ripartono i rimpatri, se ripartono.
Ma il problema delle migrazioni non può essere lasciato solo al ministro dell’Interno, è un tema cosi delicato, anche dal punto di vista politico, che deve interessare tutti e il governo, togliendosi dalle appartenenze politiche.

Non si può assistere ad un’Europa completamente staccata dal contesto italiano perché ognuno non vuole prendersi la sua parte.
Il problema non è una sfida tra due fazioni, se questo tema continuerà a essere centro di propaganda e sfide elettorali sarà molto grave”.

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