Il rapporto tra l’uomo e la natura suscita sempre grandi spunti di dibattito e una delle discussioni che più spesso si genera da questa complicata relazione la questione che riguarda la maternità surrogata. A ‘Un giorno speciale’ è intervenuta a riguardo la giornalista e saggista Enrica Perucchietti, che ha dato la sua sull’argomento fornendo molti spunti sul perché secondo lei l’utero in affitto, decantato spesso come un diritto sacrosanto, sia in realtà una violenza contro la donna e una mercificazione dell’essere umano.

“Ecco perché l’utero in affitto non può essere un diritto” ► Enrica Perucchietti

Anche nel caso in cui sia una donna a voler surrogare la propria maternità a una terza bisogna dire che ci sono moltissimi casi di indottrinamento sulla gravidanza. Decidono quindi di optare per la surrogata e non per l’adozione perché non riescono ad accettare che per natura non possono avere un bambino e fanno ricorso a questi fantomatici diritti. Per me esiste a priori il diritto di un bambino a essere amato e tutelato ma non il diritto ad avere un figlio“.

Si sta inculcando nella donna l’idea che avere figli sia meglio, che si può essere più indipendenti, libere e che la surrogata sia la via più comoda se si vuole averne“.

Tutto ciò legittima che ci sia una società di super-ricchi e super-poveri in cui i secondi sono costretti a vendersi, soddisfacendo i capricci dei primi. Una donna può essere perfettamente libera di non avere figli ma quando non può averne non esiste il diritto di contraddire la natura che ha deciso altrimenti. Non siamo degli esseri totalmente artificiali, sebbene si vada sempre più verso una società meccanizzata“.

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