La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 è pronta a fare chiarezza sui vaccini e i loro effetti avversi. Mentre audizioni su gestione e responsabilità procedono a ritmo serrato, l’attesa cresce per le sedute dedicate ai sieri anti-Covid, con un mandato esplicito che include acquisti, approvazione e impatti sanitari.
La commissione ha già avviato audizioni chiave, ma nessuna finora si concentra esplicitamente su vaccini ed effetti avversi.
Il mandato istitutivo prevede indagini su “acquisti delle dosi di vaccino”, “efficacia del piano vaccinale” e “tempestiva vaccinazione dei fragili”, inclusi effetti avversi. Rapporti AIFA confermano segnalazioni stabili: 101.110 eventi su 84 milioni di dosi, con 14,4% gravi e 40,3% correlati al vaccino tra quelli valutati.
Non esiste un calendario pubblico preciso per sedute dedicate ai vaccini, ma le audizioni continuano quasi quotidianamente a Palazzo San Macuto. A Un Giorno Speciale Marco Lisei, presidente della commissione, ha fatto il punto su quando si inizierà a parlamentare su quella fase.

“La Commissione Covid a breve, quindi parliamo di gennaio, avendo concluso questo ciclo, inizierà anche un ciclo di audizioni per analizzare il tema degli effetti avversi e dei danni da vaccino e quindi in quella fase analizzeremo e verificheremo anche questa cosa, nella consapevolezza che il sistema anche di riconoscimento del danno e di riconoscimento dell’effetto avverso è stato un po’ farraginoso ed è tuttora un po’ farraginoso, questo lo dico con cognizione di causa, nel senso che abbiamo tante segnalazioni della difficoltà di cittadini che hanno subito, che lamentano effetti avversi, di ottenere riconoscimento del danno dalle commissioni mediche operative, che sono quelle che nelle singole regioni e quant’altro. Però inizieremo da gennaio anche su questo a fare indagine.”
Trattato pandemico
“Rivendico la scelta di questo governo di non avere aderito all’accordo sul trattato pandemico OMS rilevano tutte le criticità che ci sono. Ogni paese, ogni nazione fa giustamente quello che ritiene e ne risponde poi i propri elettori. Noi abbiamo fatto questa scelta proprio perché riteniamo e abbiamo ritenuto che l’OMS nella gestione della pandemia non sia stata trasparente e non abbia fatto tutto quello che aveva in compito di fare e abbia inserito le nostre scelte.
È assolutamente così. Gli organismi internazionali sono utili nel momento in cui sono trasparenti, terzi, imparziali, hanno finanziamenti chiari, le nazioni pesano all’interno di quegli organismi non in base a quanti soldi danno, se no diventano evidentemente qualcosa di diverso. L’OMS nel corso del tempo è diventata qualcosa di diverso, è uno strumento utile. Noi critichiamo, come ha detto giusto prima Alberto, l’Europa, ma non critichiamo l’Europa in quanto tale, critichiamo le scelte che ha fatto l’Europa. Quindi tutti gli organismi vanno criticati e devono migliorare proprio per le scelte che fanno e come le fanno le scelte. Quindi l’OMS così com’è chiaramente è uno strumento che non l’ha detto solo l’Italia, l’ha detto l’Argentina, l’ha detto l’America, l’ha detto anche altri paesi, così com’è non garantisce più la terza età e l’utilità che invece avrebbe quel tipo di organismo”.










