Si continua a parlare delle condizioni di Gleison Bremer, la cui assenza per infortunio pesa come un macigno per la Juventus.
La Juventus non vince una partita ufficiale da più di un mese. Era il 13 settembre scorso quando i bianconeri ebbero la meglio dell’Inter in un duello rocambolesco e spettacolare, imponendosi per 4-3 grazie alla prodezza del giovane Adzic nel finale.

Da quel momento in poi la Juve non ha più ottenuto i tre punti, finendo in un loop tutt’altro che gratificante di pareggi e sconfitte. Oggi i bianconeri hanno il dovere, nella delicata trasferta romana contro la Lazio, di invertire la tendenza e provare a ritrovare il sorriso perduto. Anche per non far traballare la panchina di Igor Tudor.
Uno dei motivi per cui la Juventus ha perso stabilità e compattezza passa dagli infortuni. Proprio come un anno fa, i bianconeri sul più bello hanno dovuto lasciare ai box Gleison Bremer, fortunatamente per una lesione meno grave di quella dell’ottobre 2024. Il brasiliano si è operato al menisco e starà fuori almeno fino a fine novembre.
Rambaudi sulla Juventus: “L’assenza di Bremer pesa. Tudor? Ogni partita è decisiva”
In vista di Lazio-Juve di questa sera, posticipo dell’ottava giornata, ha parlato l’ex attaccante biancoceleste Roberto Rambaudi. Interpellato da Radiosei, si è voluto soffermare proprio sul momento dei bianconeri, avversario ferito ma pronto a risollevarsi.

Sulle assenze pesanti: “Contro il Real la Juve ha dato un segnale. Per questo la Lazio affronterà una squadra arrabbiata, con qualità ma anche grandi limiti dietro; senza Bremer perdono molto e il vero problema secondo me è il centrocampo. Lì manca qualità, qualcuno che dà i tempi, qualcuno con la leadership da Juve. Da Sarri in poi non hanno più avuto un calciatore così”.
Si discute anche del futuro della panchina bianconera: “Ogni partita per Tudor ormai è decisiva, sei alla Juve e devi sbagliare il meno possibile. Disordine organizzato in campo? Nella fase offensiva a me piace che i calciatori vadano ad occupare altre zone, tutti devono saper riconoscere lo spazio libero. Il calcio è questo. Nel calcio il tempo e lo spazio sono l’abc. Nella fase difensiva ci deve essere un’organizzazione ben precisa”.
Rambaudi, da ex attaccante, ha voluto dire la sua anche su Vlahovic: “A Firenze aveva fame, voglia di farsi vedere; Italiano valorizzava le sue qualità. Lui deve giocare davanti, non è un calciatore di manovra. Io me lo prenderei sempre un giocatore così. Mi sembra che il Vlahovic di quest’anno abbia voglia di fare bene”.










