Merz prepara la Germania alla peggiore ipotesi sulla Russia: l’ultima mossa dice molto sull’approccio dell’Europa…
Ospedali in allerta
La Germania del cancelliere Merz sta allestendo gli ospedali come se già di fatto fosse in guerra. Le strutture teutoniche si stanno infatti attrezzando per ricevere fino a 100 feriti gravi al giorno. Una notizia allarmante, ma non sorprendente: l’Unione Europea sta facendo di tutto per propiziare il conflitto con la Russia di Putin, provocandola in ogni modo e continuando a supportare le irragionevoli ragioni del guitto di Kiev, l’attore Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente dichiarato che l’Unione Europea non ha mai scatenato un conflitto. Ora potrebbe essere la volta buona, aggiungiamo noi, considerato il contegno irresponsabile dei cosiddetti “volenterosi europei”, meglio definiti volenterosi guerrafondai.
Il folle piano del Rearm Europe
Il piano del Rearm Europe, voluto da Ursula von der Leyen, sacerdotessa dei mercati e signora del turbocapitalismo no border, presenta solo in astratto una funzione difensiva. In realtà, prepara l’Europa a confliggere con la Russia di Putin, che di per sé non avrebbe alcun interesse a entrare in guerra e che, a nostro giudizio, lo farebbe soltanto se ulteriormente provocata, come l’Unione Europea si sta con zelo impegnando a fare.
Non dimentichiamo, inoltre, che la Francia di Macron, prodotto in vitro dei Rothschild, si impegna in ogni modo affinché l’Unione Europea mandi le proprie truppe sul fronte ucraino a immolarsi nel nome dell’imperialismo dell’Occidente, o meglio dell’Uccidente liberal-atlantista.
Il noto teorema, cavallo di battaglia degli euroinomani di Bruxelles, secondo cui l’Unione Europea ci protegge dal ritorno delle guerre, risulta oggi vero quanto quello secondo il quale “grazie all’euro lavoreremo un giorno in meno guadagnando come se avessimo lavorato un giorno in più”.
L’Unione Europea è attualmente un treno in corsa verso l’abisso, guidato da sfasciacarrozze senza intelligenza e senza cuore, che trascinano la cultura europea e i popoli dell’Unione verso il baratro, verso il punto di non ritorno, verso la notte che non conosce mattino.
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