Non è più fantascienza: l’uomo vivrà sulla Luna. E a firmare questa impresa sarà l’Italia, grazie a un modulo abitativo all’avanguardia, progettato e realizzato da Thales Alenia Space Italia in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il modulo si chiama MPH (Multi-Purpose Habitat) e sarà uno degli elementi chiave delle missioni lunari Artemis promosse dalla NASA.

MPH sarà la prima ‘casa mobile’ sulla superficie lunare: cilindrica, lunga 7 metri, con un diametro di 3 e un peso massimo di 14 tonnellate. Ospiterà due astronauti per missioni fino a 28 giorni, offrendo un ambiente pressurizzato, sistemi per il riposo, la preparazione dei pasti e persino un piccolo laboratorio scientifico.

Progettato per resistere a un ambiente estremo (temperature che oscillano tra +110°C e -150°C, radiazioni cosmiche e polvere abrasiva) il modulo sarà equipaggiato con pannelli solari, batterie di lunga durata, radiatori termici e materiali innovativi per la protezione degli astronauti.

Tecnologie testate su MPH

“Questo habitat è il primo passo verso una presenza umana stabile sulla Luna” spiega Franco Fenoglio in diretta, responsabile dei programmi di esplorazione planetaria di Thales Alenia Space. “Ma è anche una palestra fondamentale per preparare il viaggio su Marte”.

Infatti, molte delle tecnologie testate su MPH – dalla gestione dell’energia alla protezione dalle radiazioni – saranno preziose anche per le future missioni marziane. La Luna, con la sua relativa vicinanza (384.000 km), rappresenta il banco di prova ideale per le grandi sfide dello spazio profondo.

Una missione spaziale, ma anche una missione nazionale: con MPH, l’Italia rafforza il suo ruolo da protagonista nell’industria aerospaziale mondiale. E porta il tricolore là dove nessuno ha mai abitato: sul suolo lunare.