Il Milan ha vinto. Non è poi una grande notizia anche se da tranquilla la partita è diventata tossica, per la villania di Bakayoko, in panchina, contro Gattuso e la reazione isterica di Paquetà contro l’arbitro Di Bello, dunque espulso. Totale: i rossoneri prendono tre punti sofferti contro un Bologna che ha fatto il suo con un buon football, veloce ma sfortunato.

Il gol di Suso ha sistemato, in avvio, la faccenda, consolidato da Borini, prima dei due episodi che hanno mandato nel caos i milanisti, intimoriti dal gol di Destro. I rossoneri, comunque, agguantano la Roma in classifica e sperano ancora in un posto nella coppa più importante. In verità, al Meazza, come detto, è successo altro di più serio e grave e riguarda quel gentiluomo di Bakayoko, già attore miserabile, assieme al compare Kessié, dell’episodio al termine di Milan Lazio, con la maglietta di Acerbi esibita come trofeo.

Dunque il francese mezzo ivoriano, dopo essersi presentato con un’ora di ritardo agli allenamenti ed avere costretto Gattuso a portare tutti in ritiro, ha ripetuto il comportamento indisciplinato, rallentando oltre misura la vestizione e il successivo riscaldamento, per sostituire Biglia, nonostante i ripetuti avvisi dell’allenatore e del compagno di squadra Cutrone. Gattuso, indispettito, ha dunque scelto di mandare dentro Josè Mauri e il francese si è riaccomodato in panchina, insultando l’allenatore e mandandolo a quel paese. Gattuso non ha perso la calma e ha rimandato allo spogliatoio il confronto.

Bakayoko sta cercando in ogni modo di tornare al Chelsea o sistemarsi altrove, lo sta facendo nel peggiore dei modi, secondo usi e costumi di questa generazione protetta da procuratori e da alcuni dirigenti. Qualcuno dovrebbe ricordargli che Gattuso è stato campione del mondo ed ha conquistato scudetti e coppe le più importanti e quella maglia è stata indossata per decenni da protagonisti veri della storia del Milan. Bakayoko al massimo è un asterisco, ha fatto cronaca, non potrà mai fare storia. Il suo rapporto con il Milan si è concluso ma al posto di Leonardo e Maldini presenterei il conto, pesantissimo, senza sconti.

Ora il Milan andrà sabato a Firenze senza Paquetà, squalificato dal giudice sportivo e senza Bakayoko, squalificato da Gattuso. Finale da saloon con due espulsi nel Bologna, Sansone e Dijks. Il bel calcio di casa nostra.

Tony Damascelli