Una bandiera scaricata. Martina Santoro lascia la Lazio, la sua amata Lazio. Le strade della squadra femminile biancoceleste e del capitano di tante battaglie si sono divise in questa estate.

L’ormai ex giocatrice laziale non avrebbe mai voluto scrivere i titoli di coda di una lunga e appassionante avventura in questo modo. Divergenze soprattutto con alcuni componenti dello staff tecnico di Formello hanno dominato la scena nel recente rapporto tra il mondo biancoceleste e la Santoro. Una ferita apertissima ancora oggi nel cuore e nella mente di chi ha dato l’anima in campo e fuori nella veste di leader apprezzata e indiscussa per diverse stagioni.

Le parole in diretta di Martina Santoro

Smetto probabilmente nel mio anno migliore. A questo punto inevitabilmente raggiungi una maturità diversa anche da un punto di vista mentale. Quando sei più piccolina pensi che sia solo un divertimento, mentre da un paio di anni a questa parte è diventato un mestiere. Perché è successo tutto ciò con la Lazio? Probabilmente il fatto che io sia così attaccata ai colori biancocelesti lo sanno in pochi e mi riferisco agli addetti ai lavori. Io ho avuto problemi con alcune persone all’interno dello staff tecnico e non con la società. La cosa che mi ha fatto più male? Non mi è mai stata detta la verità. Hanno preferito dirmi quello che era più semplice dirmi in un determinato momento. So per certo che ci sono stati incontri a mia insaputa per fare dei ‘ricamini’. Entrare nei dettagli sarebbe spiacevole. Io non ho accettato questa situazione, l’ho subita prendendone atto con dolore. La Lazio è un pezzo della mia vita. Ho pensato di parlare anche con il Presidente Lotito. Abbiamo un buon rapporto e nel tempo ho avuto spesso l’opportunità e il privilegio di sedermi al tavolo con lui. E’ una persona che sa ascoltare. Ciononostante ho deciso di evitare non mettendomi al primo posto. Per me la Lazio viene prima di ogni cosa“.