La follia della leva obbligatoria! Gli anziani manderebbero i giovani in guerra per cosa? Zelensky?

Un italiano su due si dice favorevole al ritorno della leva militare obbligatoria, come ha recentemente evidenziato il quotidiano sabaudo La Stampa, soprannominata malignamente “la busiarda” dai torinesi. Secondo la testata piemontese, dunque, metà degli italiani sembrerebbero sostanzialmente d’accordo con il riarmo dell’Europa. Ancor di più, sarebbero pronti, forse, ad andare al fronte a immolarsi per l’Ucraina del guitto di Zelensky, l’attore nato con la “N” maiuscola, prodotto in vitro da Washington se non da Hollywood, veri prodigi della propaganda.

La leva militare e la confusione tra riarmo e guerra

In realtà, l’intervista di riferimento sembra mettere in evidenza solo la volontà di ristabilire la leva militare obbligatoria, non di andare al fronte. Ma la domanda su se si è favorevoli o meno a introdurre nuovamente la leva militare, in un momento in cui la guerra sembra essere sempre più vicina, diventa inevitabilmente ambigua. Si fatica a distinguere tra la semplice reintroduzione della leva obbligatoria e la reale volontà di partecipare al conflitto.

La martellante narrazione bellica e l’Europa in guerra

La martellante narrazione bellica, che da mesi continua a ripetere che la Russia è pronta a invadere l’Europa, ha avuto un impatto devastante sulle masse teledipendenti e tecnonarcotizzate. Ha indotto una parte della popolazione italiana ad accettare con stolta letizia o rassegnazione l’esigenza del riarmo e, forse, anche la partecipazione al combattimento al fronte. Questo sarebbe il folle e manicomiale piano del Rearm Europe, voluto dalla sacerdotessa dei mercati apatridi, la signora Ursula von der Leyen.

Chi sono i fautori della leva obbligatoria?

Siamo stanchi di ripetere che la Russia di Putin non ha alcuna intenzione di invadere l’Europa, mentre è proprio quest’ultima a desiderare, in ogni modo, il conflitto con la Russia. Sarebbe interessante, a questo punto, indagare su quale fascia della popolazione si dichiari favorevole al ritorno della leva militare obbligatoria. Poiché l’Italia è la nazione probabilmente più vecchia d’Europa, non ci sorprenderebbe scoprire che i principali fautori del ritorno della leva siano i pensionati e gli ospiti delle RSA, ovvero coloro che vedrebbero comodamente la guerra in televisione, lasciando che siano le nuove generazioni ad andare al fronte per un’Europa che non ha più un orizzonte di senso.

Potremmo sbagliarci, ma fatichiamo davvero a credere che siano i giovani a sostenere la reintroduzione della leva militare obbligatoria. In ogni caso, la morale di questa triste vicenda può essere riassunta con le parole di Hegel: “Gli esseri umani non apprendono nulla dalla storia e questo è tutto ciò che dalla storia apprendono“. La situazione è tragica senza riuscire in alcun modo a essere seria.