Svilar 7 +
Non sono mancati i pericoli, in una partita che ha pur visto la Roma sempre più padrona, gli interventi risolutivi: con variegato stile, con acrobazie inconsuete, con un’uscita alla Jongbloed, per chi se lo ricorda.

Hermoso 6,5
Comincia con un po’ troppa irruenza, poi si sistema e si calma, sovrastando chi gli passa accanto, da Zaniolo in poi. Partecipa anche alla costruzione.

N’Dicka 6,5
Signorile come il Denzel Washington di “American gangster” quando esce con la palla in posizione centrale.

Mancini 7
Uomo assist, difensore ovunque: sembra un ossimoro, ma messo di lato è ancora più…centrale.

Celik 7,5
La classe operaia – ma sempre più qualificata – va in paradiso. Dalla porta principale, oltre che da quella dell’Udinese.

Cristante 7
Galileo Galilei a braccetto con Euclide.

Koné 6,5
Percorrenza quasi illimitata, anche per il tempismo dei ripiegamenti. La prima ghiotta occasione è la sua, per due volte non coglie l’attimo nei pressi della porta avversaria.

Wesley 7
Sempre più disciplinato tatticamente, in modo che la sua intensità risulti sempre più brillante.

Pellegrini 7+
Rigore chirurgico come ciliegina su una partita da taglio e cucito, per il palleggio fluido e per l’accettazione di ogni duello. Gasperiniano? Di più: “gasperinizzato”.

Soulé 6,5
Dà il meglio quando arriva Baldanzi: trova metri e zolle, parte e riparte, sgretolando un bel po’ la fase difensiva dei friulani.

Dovbyk 6
Costretto a uscire nel momento in cui stava trovando centralità e profondità. Work in progress.

Baldanzi 7
Impatto evidente sulla partita, senza offrire alcun punto di riferimento alla retroguardia friulana, che quando lui trotterella si apre come una cozza.

El Aynaoui 6,5
Congela avversari e palloni, si concede pure la sgroppata.

El Shaarawy 6
Non solo per onor di firma, ma anche per gestire il pallone con mestiere.

Ziolkowski SV
Ghilardi SV

GASPERINI 8
Il migliore in campo.