Un rapporto antecedente alle riaperture fece scalpore nell’estate del 2021 a causa di una previsione catastrofica. Il suo autore è stato ascoltato in Commissione Covid.
“Rischiamo 1300 morti al giorno“: questo fu il leitmotiv a un certo punto a cavallo tra aprile e giugno del 2021. I media si basarono su un report definito all’epoca “segreto” della Fondazione Bruno Kessler. Sosteneva che il famoso indice RT (indice di trasmissibilità istantaneo) sarebbe potuto scivolare – nell’ipotesi peggiore – a 1,25: un contagiato trasmette il virus a più di una persona. Un dato utile a capire in quel momento delicato se e come liberare il Paese dal lockdown. Ma il rapporto in questione fu sovrastimato dai media, diventando motivo di allarme. Il primo a venire accusato fu il suo autore, il ricercatore Stefano Merler. In Commissione Covid ha esposto la sua versione dei fatti rispondendo a una domanda del Senatore Claudio Borghi.
“Mi arrabbiai dopo quelle frasi di Draghi”
“1300 morti al giorno? E’ sbagliato”, dice con fermezza Merler. “Mi sono anche arrabbiato piuttosto con chi queste cose poi le ha anche commentate ed era un politico abbastanza importante: Draghi, il presidente” – che dopo alcuni mesi commentò: “Ricordo che un celebrato istituto di ricerca aveva previsto per la metà di luglio circa 1700 morti al giorno e ce ne sono stati circa 7-8”.
“Io non so che cosa volesse dire. Poteva voler dire due cose. Uno, ‘quelle cose lì sono sbagliate’. Due, ‘quelle cose lì sono giuste, però siamo stati così bravi che sono andate bene’. Io non ho mai discusso con Draghi, non l’ho mai incontrato. Però la frase che aveva detto, siccome poteva essere interpretata nel modo che ho appena detto, cioè che noi avessimo sbagliato, mi ha fatto piuttosto arrabbiare. Non con Draghi, sia chiaro, non ho mai parlato con Draghi, mi sono arrabbiato personalmente. Sono i media che l’hanno venduta così. Io non sono andato a dire che andremo incontro a mille morti, cioè questa è una fesseria“. “Significa – commenta Borghi – che tutti i giornali ci propinavano fesserie e anche il Presidente del Consiglio ogni tanto qualche fesseria la diceva”.










