Il neo campione iridato ha coronato il suo sogno a sei anni di distanza dall’ultima volta: ora torna l’ipotesi più suggestiva
Abbiamo imparato a conoscerlo, quando era ancora un ragazzino, in sella alla KTM. Poi alla Derbi, con la quale ha vinto il Mondiale 125 nel 2010, poi alla Suter, con cui si è laureato campione in Moto 2 nel 2012 per poi passare al gigante Honda, costituendo uno dei binomi più vincenti dell’intera storia del motomondiale.

Sei titoli nella classe regina, con la casa giapponese, è lo straordinario bilancio di Marc Marquez in sella alla moto che ha sempre portato il suo numero iconico: il 93. Il suo anno di nascita.
La questione anagrafica relativa al fenomeno spagnolo è tornata d’attualità anche domenica scorsa quando, grazie al secondo posto ottenuto nella gara di Motegi – proprio a casa del suo vecchio amore – e al contestuale sesto posto del fratello Alex (l’unico che avrebbe ancora potuto aritmeticamente infastidirlo in ottica campionato del mondo), il ‘Cabroncito‘ si è laureato campione della MotoGP a 32 anni.
Semplicemente il più anziano ad esserci mai riuscito. E non solo: trionfando nella classifica di fine anno a sei anni di distanza dall’ultimo titolo, lo spagnolo è anche il pilota ad aver vinto dopo il maggior numero di anni di digiuno. Incredibile ma vero.
Per completare la celebrazione del grande rivale di Valentino Rossi, aggiungiamo anche un particolare affatto trascurabile. Marquez, che è stato anche vicino a smettere dopo l’assurdo calvario legato alle operazioni multiple alla spalla, ha lottato contro i suoi demoni e contro la sfortuna sapendo attendere il suo momento prima di tornare a vincere. Con sacrifici enormi che rendono la sua impresa del 2025 già leggendaria.
Marquez, arriva la lusinga del maestro Puig: torna in Honda
Tra le dichiarazioni rilasciate in seguito alla certificazione del suo status di campione (per la nona volta in carriera) nel motomondiale, Marc ha fatto riferimento ad alcuni personaggi dello sport presi ad esempio nei momenti più bui.

Tra questi spicca certamente la figura di Alberto Puig, ex campione delle due ruote spagnolo e ormai da anni esponente di punta (nonché amico personale di Marc) di quella Honda che ha regalato a Marquez tantissime gioie in pista.
Intervistato dalla testata spagnola ‘As‘, l’oggi 58enne spagnolo si è lanciato in una suggestione ripresa, ma dai media iberici anticipata, anche dal quotidiano ‘Repubblica‘.
Stiamo parlando della possibilità che nel 2027, magari dopo aver conquistato il decimo titolo mondiale con Ducati nel 2026, il nativo di Cervera possa chiudere la sua carriera tornando in Honda.
“Quello che ha fatto Marc quest’anno è una pietra miliare del nostro sport. Merita di essere ricordato come uno dei più grandi”, ha esordito Puig.
“La nostra moto nel 2027 funzionerà sicuramente. Sarebbe un sogno rivedere Marc in sella alla Honda, ma bisogna tenere conto dell’età e di molti altri fattori. Sarebbe di nuovo qualcosa di molto speciale. Pensarci ora è folle, ma non lo escludo, perché è un sogno bellissimo, ma è difficile immaginarlo in questo momento“, ha concluso il dirigente.










