Ore agitate in casa Juve dopo la sconfitta patita al ‘Sinigaglia’ di Como: l’erede di Igor Tudor sarebbe stato già allertato
Che ci fosse qualcosa di strano, che ci fosse un nervosismo palpabile – derivante anche dalle polemiche alimentatesi durante la sosta dopo il quinto pareggio consecutivo, e con la prospettiva di affrontare un avversario in salute alla ripresa del campionato – lo si era capito dalla conferenza stampa pre-partita.

Quella in cui Igor Tudor aveva fatto riferimento alla grande disponibilità economica versata sul mercato dal collega spagnolo (chiamato quasi polemicamente ‘l’allenatore del Como‘) nell’ultima sessione di scambi. Forse il croato, tirando le somme dopo gli ultimi allenamenti della squadra, aveva già intuito che i suoi giocatori avrebbero trovato delle difficoltà in riva al lago. E così è stato.
La formazione lariana ha vinto meritatamente contro una Juve che ora sembra incapace non solo di vincere, ma financo di pareggiare. E il calendario, tanto per gradire, pone ora innanzi due difficili sfide contro il Real Madrid in Champions e contro la Lazio di Sarri all’Olimpico di Roma.
Nell’ambiente già si parla quasi di ultima spiaggia per l’allenatore che appena 10 mesi fa era stato chiamato come salvatore della patria e che si era poi meritato la conferma con la qualificazione alla Champions League: sarebbero già iniziate le grandi manovre per un avvicendamento sulla panchina bianconera.
Tudor addio, arriva un altro ex Juve: la situazione
Stando a recentissime indiscrezioni rivelate da ‘Calciomercato.it’, la Juve non starebbe perdendo tempo. La possibilità di un allontanamento prematuro del croato, bollata come impossibile fino a qualche settimana fa, avrebbe ora ripreso forza dopo gli ultimi risultati negativi della squadra.

Il DT bianconero François Modesto sarebbe infatti stato visto a cena a Milano con Raffaele Palladino, l’ex allenatore di Monza e Fiorentina rimasto senza squadra dopo il brusco divorzio dal club toscano.
Brillante nella sua esperienza in Brianza, più che apprezzabile nel suo percorso a Firenze (i Viola hanno conquistato una semifinale di Conference League battendo tutte le grandi eccetto il Napoli in campionato), il tecnico napoletano è un altro ‘cuore bianconero’ che troverebbe probabilmente gradimento presso la piazza.
Il grande rapporto d’amicizia che lega il dirigente al mister potrebbe essere il fattore decisivo per la buona riuscita di un’operazione che avrebbe comunque del clamoroso. Fosse non altro perché, in caso di addio di Tudor, fino a qualche giorno fa si erano fatti i nomi di Luciano Spalletti, Roberto Mancini, financo di Zinedine Zidane. Ma mai dell’ex trequartista che da giocatore vanta 57 presenze totali in maglia Juve.










