Roma, il FFP fa paura: Svilar E Koné possono partire? ▷ Carina: “Vi spiego l’intervista di Ranieri”

L’intervista di Claudio Ranieri a Sky Sport ha acceso i riflettori su un tema che aleggia da mesi su Trigoria: il Fair Play Finanziario. La Roma, sotto Settlement Agreement con l’Uefa, dovrà chiudere in pareggio entro giugno 2026, pena l’esclusione dalla Champions League. Non è solo una questione tecnica, ma una strategia societaria obbligata: “Dovremo stare in regola con i conti. Vediamo come va il campionato, vediamo come ci classificheremo. Se non rispettiamo i parametri, rischiamo di non poter partecipare alla Champions”, ha detto Ranieri, parlando da garante del club, non solo da ex allenatore amatissimo.

E proprio questa uscita, secondo Stefano Carina de Il Messaggero, non è affatto casuale: “Perché volerlo ribadire oggi? Lo sapevamo già tutti, Gasperini lo aveva fatto capire, Massara anche. Questa intervista è la voce della società”. Il messaggio è chiaro: i tifosi, senza i soldi della Champions League, devono prepararsi a sacrifici. E non piccoli.

Roma, non solo Koné e Svilar: il vero significato delle parole di Ranieri

Nella sua analisi in diretta su Radio Radio Mattino – Sport e News, Carina interpreta l’intervento di Ranieri con lucidità e una punta di ironia: Mi ha ricordato ‘Non ci resta che piangere’ con Troisi e Benigni: ‘Ricordati che devi morire’. È la terza volta che ce lo dicono. Prima ce l’ha detto Gasperini, poi Massara, ora Ranieri”. L’obiettivo? Mettere un punto sulla comunicazione della Roma, specie dopo le parole dell’allenatore a fine mercato: “Gasperini ha detto ‘a gennaio faremo quello che non abbiamo fatto in estate’. E invece Ranieri ci fa capire che lo scenario è completamente diverso…”.

L’ex tecnico giallorosso è oggi “la voce della società” – come sottolinea Carina – e con questa intervista ha voluto probabilmente riequilibrare i rapporti interni a Trigoria e difendere l’operato di Massara, finito sotto osservazione dopo il mercato estivo. “Alla fine non ha parlato il direttore sportivo, ha parlato l’allenatore… E ora tocca a Ranieri spiegare che il FFP detta le regole”.

Roma, ecco quali sono le possibili cessioni paventate da Ranieri: Svilar, N’Dicka e Koné gli osservati speciali

In questa cornice, il nodo resta sempre lo stesso: servono plusvalenze e tagli al monte ingaggi. La Roma guarda inevitabilmente ai suoi giocatori arrivati a parametro zero o a basso costo e che oggi hanno un alto valore di mercato. Tra tutti spiccano Svilar e N’Dicka. Il portiere, miglior estremo difensore della scorsa Serie A, ha appena rinnovato. Ma il suo rendimento lo rende un profilo appetibile per molte big europee. Stesso discorso per l’ivoriano, centrale solido e in crescita.

E poi c’è Koné, su cui l’Inter aveva già puntato con decisione, arrivando a offrire fino a 40 milioni. Il centrocampista è stimato da mezza Europa e potrebbe diventare una pedina chiave per finanziare i futuri movimenti. “Lo scenario è semplice – dice Carina – se non arrivi in Champions, mettiamoci i caschetti. Vuol dire che più di uno andrà via”.

Pellegrini, Dybala e un monte ingaggi da sfoltire

Oltre alle cessioni tecniche, c’è un’altra questione fondamentale: gli stipendi. In particolare quelli di Dybala e Pellegrini, i cui contratti pesano non poco. La Joya guadagna 6 milioni netti e, con la scadenza nel 2026, potrebbe essere ceduto già a gennaio per abbassare il monte ingaggi. Pellegrini, essendo un prodotto del vivaio, garantirebbe anche una plusvalenza netta.

Ranieri non ha chiuso le porte: “Tutto dipenderà da quello che faranno in campo. Se daranno il 100% e diventeranno i fari della squadra, allora si valuterà”. Ma il messaggio resta lo stesso: la Roma non può permettersi passi falsi. Ogni scelta, tecnica o economica, dovrà tenere conto dei paletti imposti dalla UEFA. E se servirà vendere, anche nomi amati e centrali nel progetto potranno essere sacrificati.