Lo dicevamo già da anni: la fine dell’Unione Europea potrebbe arrivare dalla Germania. E per i suoi stessi desideri…
Secondo le proiezioni quinquennali di Fitch Ratings, un’agenzia di rating internazionale, la Germania, la più grande economia manifatturiera d’Europa, continuerà a registrare una crescita debole nei prossimi cinque anni. L’agenzia Fitch ha rivisto a ribasso la stima del tasso di crescita potenziale dell’economia tedesca, dall’1,1% allo 0,7%, quindi siamo poco sopra lo zero. Questo dato si confronta sfavorevolmente con le proiezioni più ottimistiche per gli Stati Uniti, +2,1% di crescita, che sono cresciuti negli ultimi cinque anni, oltre alle aspettative. La Spagna +2%, il Regno Unito +1,4%. Vi ricordate quando tutti dicevano che nel Regno Unito sarebbero arrivate le cavallette d’Egitto, la Brexit? Qualche anno fa io dicevo che erano tutte stupidaggini. Ecco, avevo ragione io.
Le cavallette alla fine non cadono su Londra…
Oggi il Regno Unito cresce il doppio della Germania. Il Regno Unito cresce all’1,4, la Germania al 0,7: quindi la Brexit aveva un senso. Beneficeranno, in sostanza, di un aumento della quota di adulti in età lavorativa, mentre le stime per il Giappone e l’Italia rimangono invariate allo 0,5% e allo 0,7%. La locomotiva tedesca ormai è impantanata da circa tre anni a causa di diversi fattori, tra cui i dazi americani sulle esportazioni, crisi del settore automobilistico. Ma chi l’ha voluto? L’hanno voluto loro.
Le politiche green dell’UE, i costi dell’energia: anche qui chi l’ha voluto? L’hanno voluto loro.
L’invecchiamento della popolazione in età lavorativa? Questo è un dato invece biologico, ma del quale non si è tenuto conto nella pianificazione strategica. I dati di Eurostat per il secondo trimestre dell’anno hanno già mostrato una performance negativa della Germania.
La Germania rompe le sue stesse regole (per le armi)
Poi la svolta annunciata dal cancelliere Friedrich Merz, che prevedeva la fine dell’austerity per investire nelle armi, nella guerra e nelle infrastrutture. Io uso il termine “guerra” e “armi” perché non mi piace parlare di difesa, perché quello è un modo di cambiare i termini, ma non la sostanza delle cose. Lo fa anche attraverso un extra deficit di 1000 miliardi in dieci anni. Allora: per dare medicine, pensioni, sanità, lavoro, welfare, non si può toccare il dogma dell’Unione Europea, ma per fare i carri armati sì. A me sembra che questa sia una follia ideologica. Bisogna produrre della diplomazia, non bisogna produrre dei cannoni.
La debolezza della Germania rischia ovviamente di rallentare anche la crescita dell’Italia. Staremo a vedere se a distanza di qualche anno, fra cinque anni, avevo ragione io a dire che la fine dell’Unione Europea la decide la Germania. E quando io dicevo queste cose dieci anni fa tutti ridevano. Insomma, fatevi voi una vostra opinione.
Malvezzi Quotidiani, l’Economia Umanistica spiegata bene | Con Valerio Malvezzi










