Sembra passata una vita dal 12 aprile 2023, quando sotto i riflettori di San Siro Ismael Bennacer trascinava il Milan in semifinale di Champions League, segnando un gol e marcando uno degli uomini chiave del Napoli campione d’Italia solo poche settimane dopo, Lobotka.
Oggi, a soli due anni e tre mesi da quella sera, l’algerino è diventato un mero surrogato, il simbolo di un passato sbiadito e lontano. A febbraio è stato ceduto in prestito al Marsiglia, che poi ha scelto di non riscattarlo. In questi giorni non è stato nemmeno convocato da Allegri per il raduno e la tournée estiva a Singapore. Una parabola discendente, per non dire un crollo vertiginoso, che lascia una certa tristezza.
Milan, Bennacer: un contratto che pesa troppo
La prima ragione di questo declino riguarda, seppur indirettamente, il suo contratto. In certe situazioni, cambiare aria può essere una buona soluzione, soprattutto nell’ottica di trovare nuovi stimoli. “L’intoppo” è che Bennacer è bloccato da un accordo che gli garantisce 4 milioni netti all’anno. Sembra un problema di lusso, ma per il Milan rappresenta un costo totale superiore ai 7 milioni lordi annui, dato che il contratto è stato firmato prima del decreto crescita (il trasferimento da Empoli al Milan è avvenuto tutto all’interno dell’Italia).
Chi volesse acquistarlo dovrebbe affrontare una spesa imponente, difficile da sostenere in generale, e a maggior ragione per club più piccoli e meno facoltosi del Milan: teoricamente i soggetti più indicati per accaparrarsi il giocatore e concedergli minuti in campo. Non a caso, il Marsiglia ha solo ipotizzato un nuovo prestito, escludendo un’acquisizione a titolo definitivo.
Una lunga serie di infortuni
Il secondo grande ostacolo è rappresentato sicuramente dagli infortuni. Il 10 maggio 2023, durante la semifinale di andata contro l’Inter, Bennacer ha subito una lesione post-traumatica della cartilagine del condilo femorale laterale del ginocchio destro.
È tornato in campo a fine novembre, aiutando Pioli nel finale di stagione, ma senza mai tornare il giocatore brillante dell’anno prima.
Nella scorsa stagione, neanche il tempo di iniziare che subito è arrivato un nuovo infortunio, stavolta al polpaccio, che lo ha tenuto fuori per oltre tre mesi. Dopo il rientro, ha giocato poco e nulla (anche per questo è finito in prestito al Marsiglia, squadra del cuore dell’infanzia, e apparentemente la meta ideale).
Il presente incerto
Da febbraio però, il tempo è passato in fretta. Bennacer ha sì recuperato dall’infortunio, ma in Francia ha collezionato solo spezzoni di partita, senza mai trovare la giusta continuità.
Oggi ha bisogno di un club che gli offra minuti in campo e lo aiuti a ritrovare fiducia. Il problema è l’ingaggio: pochi club possono permettersi di pagare 4 milioni netti a stagione.
Il Marsiglia è ancora alla ricerca di un centrocampista e un suo ritorno non è da escludere, anche se appare improbabile. Intanto Bennacer si allena da solo, lontano dal gruppo, aspettando che qualcuno gli dia una nuova opportunità. Purtroppo per lui, e per il Milan, l’urlo di San Siro del 12 aprile oggi è solo un eco lontano.










