La vicenda che vede protagonista la Cassazione e l’Ufficio del massimario e del ruolo tiene banco, resta notizia presente su tutti i giornali. La situazione è stata riaccesa dalle parole del Ministro Nordio, che ha duramente commentato la bocciatura del DL sicurezza. Il caso specifico si instaura in un panorama dove sempre più frequentemente i giudici si trovavano a dare spiegazioni delle loro sentenze. Le valutazioni tecniche, prima brevi, si ampliano sempre più. Così si rischia di perdere la divisione dei poteri nello Stato, che stabilisce chiaramente come ognuno deve fare la sua parte, senza interferire nelle competenze dell’altro.

I giudici non sono pagati per fare valutazioni tecniche, ma per far rispettare la legge, senza ideologia. Un esempio chiaro? Nel massimario del 2021 si dicevano cose tecniche. In quel caso era quel farmaco che chiamavano vaccino, sostenevano che ti tutelava e tutelava gli altri. Tutti i giudici si sono adeguati, i lavoratori che non volevano farlo e che hanno fatto un ricorso sono stati bastonati perché il Massimario della Cassazione diceva questo. Poi scopriamo che in realtà era tutto farlocco. Quindi non era vero nulla, lo dice l’AIFA stessa.

Una presa di posizione quella della Cassazione che la stessa ha poi cercato di ridimensionare, Antonio Maria Rinaldi sul tema puntualizza: “Dopo questa ‘inalberata’ un po’ generale, tutti quanti un po’ sugli scudi, ci sono state delle precisazioni. Come a dire che questa presa di posizione non è del tutto vincolante. Anche in passato si è verificato che certe critiche non sono state poi tradotte in sentenze, in cose pratiche”.