Questa estate non è la più calda di sempre. Parola di Mario Giuliacci, meteorologo.
Sarebbe invece la medesima stagione del 2003, secondo il colonnello, a detenere questo picco rispetto alla media. Le temperature medie sono difatti un discorso piuttosto diverso dal cambiamento climatico: se una rondine non fa primavera non è certo un mese, una settimana, un’estate più calda del solito a dire se andiamo verso una catastrofe, ma diversi titoli di giornale reperibili ovunque sembrano suggerire il contrario.

E tali organi di stampa, secondo Giuliacci, non sbagliano solo la correlazione tra il caldo estremo di alcune settimane e il cambiamento climatico, ma errano anche a dire che “questa è l’estate più calda”, utilizzandola come cavallo di Troia per la tesi climate change.

“Quante volte hanno citato il caldo record in giugno? Adesso ci sono i numeri, nel senso che io sono andato a vedere giugno 2003, l’ho confrontato con giugno di quest’anno e risulta che il 2003 ha ancora la meglio. Addirittura al nord fu più caldo di un grado, al sud di mezzo grado, solo al centro il 2025 è stato mezzo grado più caldo del 2003, ma su base nazionale, siccome al nord è stato più un grado e al sud più mezzo grado, col meno mezzo grado al centro, viene fuori che in Italia mediamente questa estate non è la più calda di sempre.

E neppure la temperatura percepita può sfuggire al teorema: “Qui qualcuno dirà: ‘Ma magari è molto più elevata l’umidità relativa e quindi la temperatura percepita effettiva è di gran lunga superiore!’. No, anche qui li smentisco, perché l’umidità è stata inferiore al 2003 su tutto il centro sud, solo sulla regione del Nordovest è appena superiore alla media, quindi anche qui non c’entra nulla. Nemmeno la temperatura percepita, ossia quella che avvertiamo dalla combinazione temperatura effettiva più umidità”.

Poi il discorso sulla stampa, anche quella definita più affidabile, che adotta metodi già noti: “Vi dico la mia esperienza personale, se io scrivo un articolo, dico “domani caldo” e poi arriva il solito sito che dice “domani caldo record”, è chiaro che la maggior parte degli utenti va a leggere l’articolo caldo record. E ci sono due o tre siti che fanno meteo terrorismo tutti i giorni e la gente abbocca. Perché se io dico “domani fa cado, però non arriviamo a 40”, e quello dice che arriviamo a 40, è ovvio che vanno a bere su quell’articolo, tant’è che io dico che in estate sono l’unico meteorologo che fa il pompiere.

Io ogni giorno sono arrabbiato per questo modo anche di porgere le notizie dei media, per cui mi trovo in minoranza rispetto alla maggior parte degli altri siti che la sparano sempre grossa, io già una settimana fa avevo detto che sì, ci sarebbe stata una forte ondata di caldo, ma non credo che sia record. L’avevo già scritto, oggi con i dati misurati, verifico che non è record”.