Roma, 18 giugno 2025 – Il professor Geminello Preterossi, ordinario di Filosofia del diritto all’Università di Salerno e figura di spicco nello studio delle dottrine politiche e giuridiche europee, è stato audito in Senato presso la Prima Commissione Permanente, nell’ambito dell’affare assegnato “Rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea” (Atto n. 594).
Dibattito che si inserisce in un momento cruciale per il rapporto tra Italia e Unione europea, in cui la questione dei vincoli comunitari torna periodicamente al centro della discussione politica. Preterossi, noto per i suoi studi su democrazia, potere e sovranità, ha portato un punto di vista netto sui vincoli europei: “Diciamo le cose come stanno: il primato giuridico dell’Unione Europea inteso in senso assolutistico è un capitolo dell’ideologia del vincolo esterno”.
“Se i principi fondativi della Costituzione sono immodificabili dai suoi stessi cittadini a maggior ragione non sono sottoponibili al diritto europeo e tanto meno alla giurisprudenza”.
Quello che al comune cittadino può suonare come vuota filosofia del diritto, è in realtà bilancia di tutto ciò che è accaduto negli ultimi trent’anni. Fatto accadere usando gli strumenti (e la vaghezza) che hanno garantito la supremazia del leviatano europeo.
Prendiamo ad esempio la Corte di Giustizia Europea: “Diciamo la verità: di fatto si è trattato di una scelta arbitraria, un’auto-attribuzione di potere indirettamente politica, potenzialmente invasiva della dimensione costituzionale degli Stati”.
Una giurisprudenza creativa, che ha determinato un impianto istituzionale che fa acqua da tutte le parti: “Perché, se c’è una corte costituzionale europea, intanto ci vuole uno stato costituzionale europeo. Le corti non operano nel vuoto politico istituzionale. Ma, soprattutto, una scelta del genere la fanno i soggetti politici”.
Mai nei tempi recenti si era tornato a parlare in questi termini del non-Stato europeo, che però agisce spesso e volentieri come una nazione.
Nel video l’audizione integrale