La meta turistica più frequentata dagli italiani nasconde un pericolo da non sottovalutare: infatti è piena di squali a cui bisogna fare attenzione.
L’estate è alle porte e tantissime persone non vedono l’ora di godersi qualche giorno di relax e di divertimento dopo tanti mesi di freddo e di lavoro. Così in molti hanno prenotato le proprie vacanze in qualche località mondana, chic e meravigliosa dell’Italia o del mondo.

A questo proposito occorre fare attenzione, però, perché nella meta turistica più frequentata dagli italiani si nasconde un pericolo spaventoso: è piena di squali, per questo bisogna essere prudenti quando ci si fa il bagno.
La meta turistica preferita dagli italiani è piena di squali
Sicilia, Sardegna, Puglia, Liguria: queste sono solo alcune delle regioni d’Italia che ogni anno registrano boom di prenotazioni per le vacanze estive, proprio grazie alle bellissime località marittime presso cui turisti italiani e stranieri decidono di passare le proprie ferie.

Lidi attrezzati, spiagge bellissime, mare cristallino, cucina ottima: sono solo alcune delle cose che si possono trovare qui. Però tanti turisti italiani decidono di passare le proprie vacanze estive all’estero e bisogna fare attenzione perché la meta più frequentata potrebbe nascondere un pericolo, vale a dire gli squali.
Mentre ci si rilassa nell’acqua a fare il bagno si potrebbe venir accerchiati dagli squali, predatori molto pericolosi, in particolare nella bellissima Marsa Alam, in Egitto. Infatti, poco prima della fine del 2024 un attacco ha ucciso un turista e causato il ferimento grave di un altro proprio nei pressi di questa località molto scelta dagli italiani.
Anche ad Hurghada uno squalo, nell’estate del 2023, ha ucciso un bagnante russo e negli anni precedenti ci sono stati tanti attacchi che sono sempre più aumentati, facendo scattare un significativo allarme. Ecco perché in Egitto, che è una delle mete più scelte dagli italiani in estate, bisogna fare attenzione a questi pesci. Per questo il Ministero dell’Ambiente ha stilato una serie di norme per chi vuole fare il bagno in questa località e nel mar Rosso.
Ad esempio, i gestori delle spiagge libere e degli stabilimenti balneari sono obbligati ad installare delle boe di segnalazione che avvisino i bagnanti dell’inizio della zona di acqua alta, ovvero 2 metri di profondità. Inoltre in ogni spiaggia ci devono essere torrette di salvataggio alte 5 metri, sempre presidiate da bagnini.
I bagnanti invece devono segnalare agli addetti alla sicurezza se vedono grandi vertebrati in acqua ma anche gente che getta cibo nel mare. Infatti vige il divieto di gettare il cibo in acqua. Non solo ma i bagnanti sono invitati a non entrare mai in acqua da soli e di fare il bagno in gruppo, possibilmente in zone ben sorvegliate dai bagnini.
Inoltre si consiglia di non entrare in acqua con vestiti lucidi o con ferite sanguinanti. Infine, evitare di fare il bagno nel Mar Rosso nelle prime ore del giorno e dopo il tramonto. Per chi infrange queste regole non ci saranno risarcimenti in caso di incidenti, né collettivi né individuali. Per la propria incolumità, dunque, sarebbe meglio rispettarle se si giunge in Egitto e nel mar Rosso, mete molto frequentate dai turisti italiani ma anche pericolose per via della presenza in mare di tanti squali.