I cittadini di Roma sono sconvolti per l’ultima brutta notizia: una chiusura, dopo ben 60 anni, che ha lasciato tutti senza parole.

Roma è la nostra Capitale, una delle città d’Italia più visitate ogni anno da migliaia di persone da tutto il mondo. Con il suo patrimonio artistico e storico, riesce a conquistare chiunque sin dalla prima visita. Chi ha la fortuna di tornarci, scopre sempre posti nuovi e una nuova prospettiva per amare questo luogo davvero eterno. 

Pantheon di Roma
Dopo 60 anni arriva una chiusura definitiva a Roma – radioradio.it

Non solo, ma ad attirare tante persone nella città, oltre alla bellezza dei suoi monumenti e all’importanza delle sue chiese, è anche la buona cucina. Come in tante città italiane, il patrimonio culinario romano è davvero ricco e tutto da scoprire. Ma c’è una brutta notizia per i tanti romani: dopo 60 anni c’è stata una chiusura definitiva. Ecco a cosa dovranno dire addio i cittadini di Roma. 

La chiusura definitiva dopo 60 anni a Roma

I cittadini romani non erano pronti a questo ma è arrivato il momento di dire addio ad una delle istituzioni della città. Dopo 60 anni di attività, il 10 maggio ha chiuso un locale storico della capitale. 

Chef Massimo Riccioli de La Rosetta di Roma
La chiusura definitiva dopo 60 anni a Roma (Instagram @
larosetta_trattoria) – radioradio.it

Si tratta de “La Rosetta al Pantheon”, ristorante storico di pesce di Roma dello chef Massimo Riccioli. Una scelta, questa, presa con un po’ di rammarico da parte del titolare che ha ammesso: “Nel centro storico, ormai, non si può più lavorare”. Il ristorante è una vera istituzione di Roma, aperto dagli Anni ’60 dal padre di Massimo Riccioli. 

Come ha ammesso Riccioli, suo padre era siciliano, di Catania, cresciuto con la passione della cucina del mare di casa, anche se nella Capitale faceva il fotografo sportivo. “Nel ’66 ha messo in mezzo anche mamma Romana — di nome e di fatto — e ha rilevato in Via della Rosetta un locale che portava già questo nome.

Fra i tavoli de La Rosetta sono passati uomini dello spettacolo, del cinema e politici. Riccioli ha confessato che “a pranzo c’era tutta la politica“, ma anche Eduardo De Filippo, Marcello Mastroianni ed artisti come Franco Angeli, Alighiero Boetti e Mario Schifano. Ma la storia è la storia e purtroppo il presente del ristorante è la chiusura che è arrivata dopo ben 60 anni di attività.

Come ha confessato il titolare, quelli del Covid sono stati due anni duri ma poi il turismo è cambiato “prendendo una piega più effimera e mordi e fuggi.” Ha dichiarato: “Ci sono le grosse comitive che lungo il tragitto obbligato dal Vaticano a Piazza di Spagna passano dal Pantheon e si accontentano di guardare, tanto per quello non si paga una lira. Prima si vedeva un turismo bello, che si prendeva la responsabilità di tenere pulito e far lavorare le buone attività. E infine ci si è messo anche lo street food.

Secondo il titolare de La Rosetta il problema del cibo di strada è legato a tante persone incivili che lasciano a terra bottiglie, cartacce ed immondizia. Secondo lui, l’amministrazione pubblica è zelante ma non per le cose serie. Ha confessato: “Io resisto qui da sessant’anni, e li ho visti arrivare solo per farmi una multa da 5.000€ per un metro e mezzo di tenda che nemmeno tocca terra. Avevo già in mente di tenere aperto fino alla fine dell’anno e poi finirla lì, ma dopo questa non ne posso proprio più.

Insomma, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha fatto decidere allo chef di chiudere questo storico locale di Roma. Tante persone abituate a frequentarlo, non potranno, purtroppo, farlo più.