Il sistema ha fallito: fatevi queste semplici domande quando pagate le tasse | Fabio Duranti

Il sistema economico che ci avevano promesso e promosso come efficiente sta mostrando, ora come non mai, i suoi limiti pratici.

In “Colletti bianchi: la classe media americana“, Charles Wright Mills descrive l’individuo postmoderno: apatico, spaventato, alienato. Il colletto bianco lavora. Imperturbabile, all’apparenza, per buona parte della settimana, esce dall’ufficio in attesa del “divertimento organizzato”. Per il 90% del tempo restante, tutto quello che accade è tempo di qualcun altro. L’individuo alienato è colui che produce qualcosa, perdendone però la proprietà appena prodotta.

Oltre a creare, secondo i teorici della Scuola di Francoforte, uno squilibrio mentale quasi patologico (che spesso sfocia poi nell’alienazione dalla vita stessa), l’alienazione del lavoro porta allo squilibrio economico. Il colletto bianco non produce niente per sé stesso: contribuisce invece a un sistema di forza lavoro che considera tutti i rapporti come manipolativi. Ma non si tratta di essere attratti dalla semplice “proprietà”: è questione di interessi. In un sistema di mercato super competitivo gli interessi sono presenti, anche in senso letterale economicamente parlando. Il nodo della questione negli ultimi decenni è però uno solo: il merito.

“Non avrai nulla e sarai felice”

Chi non si oppone a un sistema senza limiti ha una risposta: ognuno merita quello che fa. Riformulato: ognuno merita di possedere qualcosa in base a quello che fa. Il problema di questa paradossale situazione è che oggi così non è. La direzione che secondo il World Economic Forum è già segnata, è quella del “non avrai nulla e sarai felice”, senza però specificare che se una parte non ha nulla (e chissà se sarà felice), ci dev’essere un’altra parte che invece ha tutto. E senza specificare che se davvero “non avrai nulla”, non avrai nemmeno la possibilità di accedere a un’alternativa nel caso in cui il servizio pubblico messo a disposizione (comunque alimentato da ogni cittadino) non funzioni più.

Non avrai nulla grazie alle rate: quelle “comode” ti permetteranno di noleggiare qualsiasi cosa, quelle meno comode ti indebitano e dovrai rincorrerle. Va da sé che chi ha le rate deve mantenerle senza imprevisti concessi, altrimenti il “merito creditizio” potrebbe segnalarti come “cattivo pagatore”. Nessun risparmio, nessuna proprietà: obbligato al lavoro a tutti i costi. Sempre, anche quando improvvisamente serve una tessera, un certificato, per continuare a lavorare.

Per i sociologi tutto questo rappresenta una macchina che non prevede imperfezioni, dimenticando però che gli ingranaggi non sono altro che umani: suscettibili per natura all’acido lattico. Le soluzioni allora sono due: o l’uomo si aliena da sé stesso e diventa colletto bianco, o l’ingranaggio, prima o poi, sostituisce l’uomo a tutti gli effetti.

L’analisi di Fabio Duranti in diretta.