40 anni di globalizzazione: è stato questo l’errore fatale made UE

La Commissione Europea ha preparato un pacchetto di contromisure da 100 miliardi di euro, comprendente una lista di prodotti americani potenzialmente soggetti ai dazi.

Le restrizioni

Ebbene, il valore totale è di 95 miliardi, con restrizione all’esportazione europea per 5 miliardi, quindi per un totale di pacchetto di 100 miliardi. Cosa contiene questa lista? Beh, questa lista contiene dei prodotti agroalimentari, della pesca, aerospaziali, la Boeing, l’auto, la componentistica, i prodotti chimici, la plastica, le apparecchiature elettroniche, i macchinari. Tra i prodotti specifici ci sono il barbon e le batterie Tesla, pensate un po’.

Le restrizioni all’esportazione dell’Unione Europea toccano settori come rottami di acciaio, alluminio, composti chimici per la trasformazione alimentare. Nonostante la risposta dell’Unione Europea, i dazi americani attualmente in vigore coprono 300 miliardi, 380, scusate, miliardi di esportazioni dell’Unione Europea. E il dato di base del 10% colpisce 286 miliardi di euro di esportazione europee a cui si aggiungono i dazi sulle automobili, sull’alluminio e sull’acciaio.

Altri dazi potrebbero essere imposti su prodotti farmaceutici, chip, legno. I 100 miliardi di euro delle contromisure dell’Unione Europea appaiono quindi limitate rispetto al totale delle esportazioni dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti, che ammontano a circa 550 miliardi di euro. Insomma, l’Unione Europea sembra quindi rassegnata ad accettare il dazio di base del 10% imposto da Trump, come indicato anche nell’accordo con il Regno Unito.

Verso una politica neoliberista?

Insomma, si parla di riequilibrio piuttosto che di ritorsione. Ma qual è il punto vero? Il punto vero è stato l’errore di 40 anni di globalizzazione che porterà al reshoring e soprattutto della politica neoliberista, della quale io vi parlo ormai da dieci anni, nella quale vi spiego che un modello economico che pensa solo alle esportazioni come quello europeo e come quello americano, perché noi abbiamo copiato da loro, è completamente sbagliato. E’ completamente sbagliato perché distrugge la domanda interna, distrugge i consumatori, distrugge la sanità, la spesa pubblica e le pensioni.

E’ tutto da rifare, insomma. Speriamo che si sia capito.

Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi