“Conclave? Vi spiego perché sui cardinali di Bergoglio qualcosa non torna” ▷ Andrea Cionci

Con la morte di Papa Francesco, si apre inevitabilmente la questione inerente alla sua successione. Il conclave non si terrà prima di una ventina giorni; sarà necessario del tempo affinché tutte le celebrazioni funebri vengano portate a compimento. Tuttavia, è già possibile fare dei ragionamenti su quelli che saranno i cardinali che parteciperanno alla votazione: 108 elettori su 135 sono stati nominati dallo stesso Bergoglio. Ma dal punto vista canonico, ci sarebbero delle criticità non indifferenti.

Bergoglio, le perplessità giuridiche sulla validità della nomina dei cardinali

Andrea Cionci, autore del libro “Codice Ratzinger”, in diretta su “Lavori in Corso” con Stefano Molinari ha espresso quelli che sono i suoi dubbi tecnici e giuridici in merito al prossimo conclave e al pontificato appena concluso. “Dopo anni di studio, mi sento di affermare che la nomina di Bergoglio a Papa non fosse valida. Di conseguenza, non lo è neanche quella dei cardinali da lui scelti, che dovrebbero dunque essere esclusi dalle prossime elezioni“.

Le ragioni dell’invalidità: “All’epoca, Benedetto XVI non ha mai rinunciato munus petrino,ma solo al ministerium. Ratzinger, da fine conoscitore del diritto canonico, non ha mai realmente abdicato. Ma semplicemente si è consegnato per ‘alla sua sede impedita’: Uno status in cui il Papa è confinato, esiliato, imprigionato“.

Le criticità del pontificato

A differenza di Benedetto XVI, Bergoglio si è fatto portatore di tutte le argomentazioni mainstream: dal globalismo, alle istanze immigrazioniste, genderiste, green e della cultura Woke. Non a caso la cosiddetta ‘Chiesa istituzionale’ lo ha sanzionato fino all’ultimo, privandolo addirittura della facoltà di celebrare la messa (cosa che Francesco non ha mai fatto negli ultimi tre anni. Un Papa non si giudica con l’applausometro: non basta parlare bene del calcio o della pizza, o dire ‘poverini i bambini sotto le bombe’. La dottrina e la fede cattolica sono un’altra cosa. Purtroppo se ne sono persi i fondamenti da un bel pezzo, almeno dai tempi del Concilio“.

ASCOLTA PER INTERO L’INTERVENTO IN DIRETTA SU “LAVORI IN CORSO” – CON STEFANO MOLINARI