Athletic Bilbao – Roma, le pagelle del Prof. Paolo Marcacci

Svilar 7
Fa il massimo e qualcosa anche oltre, per tenere in vita la partita della Roma.

Mancini 5,5
Inevitabilmente, da un certo momento in poi, portato a spasso pure lui dall’attacco del Bilbao, che così pericoloso non sarebbe stato in condizioni normali.

Hummels 2
Ingiustificabile l’autolesionismo con cui gestisce un pallone scolastico. Poi si può pure discutere sul colore del cartellino, ma non diminuisce la responsabilità. Espone la Roma a un danno tecnico che di conseguenza si tramuta in un danno societario. A quel punto è inevitabile che ci si ricordi di una serie di episodi, come i siparietti social fuori luogo o altre serate da incubo, vedi Milano in Coppa Italia.

N’Dicka 5
Manca progressivamente rispetto alla usuale soglia di attenzione, ma anche per lui non è più stata una partita normale.

Rensch 5
Quando c’è da arginare, pur essendo olandese non è certo un polder.

Cristante 6 –
Alla fine arranca, dopo aver tentato di tenere unita la mediana e di razionalizzare il possesso palla. Partita in assoluto decorosa e lucida.

Paredes 6
Con la Roma “normale”, sarebbe stato progressivamente sempre più utile, quanto a possesso palla e interdizione che alla lunga avrebbero frustrato i padroni di casa.

Angelino 5,5
In copertura si lascia sorprendere anche lui, dolorosamente per la Roma quando aveva quasi condotto in porto indenne il primo tempo.

Dybala 6 –
Sbiadisce alla distanza, senza riuscire a trascinare i compagni nelle transizioni offensive.

Baldanzi 6 +
Impegno massimo, a volte andando a sbattere contro il muro, ma sempre tentando di vivacizzare il fraseggio sulla trequarti, dando colpi e prendendone.

Dovbyk 4,5
Una presenza spettrale.

Soulé 5
Più fumo che arrosto.

Pisilli 5
Subisce le percussioni di Berenguer inizialmente; in assoluto non incide e non mette la sua intensità al servizio della sofferenza romanista.

Shomurodov 6
Dà un senso alla fase offensiva.

Saelemaekers SV
El Shaarawy SV

Ranieri 6
Gli è mancato, tra andata e ritorno, quello che in questo momento a livello di forma si stava rivelando l’uomo in più della Roma, ovvero Zeki Celik, anche se ci sorprendiamo ancora mentre lo scriviamo. Ha presentato una Roma sensata e con premessa di essere “fluida” in attacco. Visti gli episodi di stasera, perlomeno smetteranno di dirgli che è fortunato.

Paolo Marcacci