Roma – Napoli, le pagelle del Prof. Paolo Marcacci

Svilar 5
Erroraccio, che lo trasporta nella terra di nessuno dopo il malinteso con Mancini, che spalanca la voragine in cui Spinazzola fa precipitare il momentaneo 0 – 1.

Rensch 6
Disciplina, corsa, a tratti timidezza e qualche malinteso: l’olandesino diligente non fa danni, pur non essendo Cafu, ma questo non lo supponeva nessuno.

Mancini 6 –
Una partita combattiva, ringhiando verso gli avversari e a volte anche nei confronti di Fabbri. Concorso di colpa, però, in occasione dello 0 – 1. Mezzo voto in meno.

N’Dicka 6,5
Torreggiante e muscolare, oltre che lucido nelle letture preventive e negli anticipi.

Angelino 7
Una botta, in tutti i sensi, di autostima per la Roma che sarebbe uscita altrimenti generosa ma oltremodo frustrata da questa partita. Ci aveva provato già, non inquadrando la porta; di certo non ha mai mollato, non ha lesinato corsa e proiezioni in avanti, si è battuto a prescindere da certi penalizzanti confronti sul piano fisico.

Koné 5,5
Prima dell’impatto con Juan Jesus che lo ha portato a uscire, lo avevamo già visto in progressivo appannamento e sbagliare qualche pallone “scolastico”. Vediamo per Milano.

Cristante 6
Timoniere essenziale, a tratti un po’ approssimativo perché in debito di condizione, comprensibilmente; lo diciamo stasera dopo una sua gara non memorabile: il suo ritorno sarà una specie di acquisto, ecco perché certi fischi non li capiremo mai.

Pisilli 5,5
Un confusionario moto perpetuo. Deve compensare con lucidità la veemenza che negli ultimi venti metri gli (e ci) mette ansia.

Soulé 5
Voglia di fare che si tramuta nell’eccesso di strafare. Quando gli capita l’occasione di concludere verso la porta, ci arriva precipitoso e a testa bassa. Si stanno vedendo più i limiti che i pregi.

Shomurodov 6
Non è una punta centrale, per chi scrive è il completamento di Dovbyk in alcune occasioni. Ha cercato in ogni modo di fungere da riferimento sulla trequarti, anche per far viaggiare Soulé, certe sue intuizioni non sono state seguite dai compagni.

El Shaarawy 5,5
Stasera erano trecento, per lui. Ha cominciato bene, poi ha virato un po’ verso l’anonimato. Ribadiamo un concetto: la sua migliore versione è quella da primo subentrante, per “aprire” le partite.

Saelemaekers 6,5
Entra e razionalizza il giro palla dalle sue parti.

Paredes 6+
Ottimo alla conclusione dalla media distanza, con lui la Roma ci guadagna in copertura e in lucido agonismo.

Dybala 6
La sola presenza mette pressione alla fase difensiva di un Napoli che ci rimette alla fine due punti anche merito suo.

Dovbyk 6
Entra con l’intenzione di rodarsi intensamente per Milano, dove verosimilmente toccherà a lui.

Baldanzi 6
Solito innesto che aumenta i battiti cardiaci e la vivacità.

Ranieri 6
Formazione osé, quasi vietata ai minori; scelte che traducono intenti ad ampio raggio, alta soglia di rischio, il merito di coinvolgere tutti. La Roma lo ripaga con intensità, il pareggio è figlio della tigna a dispetto dei limiti che il mercato non ha compensato.