Il tempo stringe, ma la Roma attende il rush finale. In una finestra di mercato invernale che ha vito muoversi centravanti del calibro di Kvaratskhelia, anche i giallorossi cercano il proprio rinforzo in attacco. Ghisolfi si è mosso in uscita, fuori Le Fée e Ryan. Agli arrivi soltanto Rensch, il terzino destro arrivato dall’Ajax, e il vice Svilar, Gollini. I nomi per l’attacco sono diversi, idee per lo più: da Lucca a Brobbey, passando per Kalimuendo e Beto.
Stefano Carina ha evidenziato le controversie di un mercato giallorosso arenato ai microfoni di Radio Radio Mattino Sport e News: “La Roma sapeva da quattro mesi che doveva trovare un vice per Dovbyk. Poi c’è stato l’episodio di Como, dove si è parlato di una rivoluzione, e ora, a sei giorni dalla chiusura del mercato, siamo ancora nella classica situazione della “fiera delle occasioni”. Prima si parla di Raspadori, poi di Brobbey, si fa un pensiero a Mikautadze… Il problema è che non si tratta di illazioni giornalistiche: è tutto vero. Stiamo assistendo a un replay di quanto accaduto quest’estate. I profili che si valutano, Stefano, sono molto diversi tra loro e, soprattutto, hanno costi altrettanto diversi.
Questi costi, peraltro, non sono esigui: parliamo sempre di cifre intorno ai 20 milioni di euro. La situazione è surreale. La Roma ha avuto quattro mesi per prendere questo benedetto vice Dovbyk. Non dimentichiamoci, inoltre, che quest’estate il trasferimento di Shomurodov è saltato per un errore legato al fuso orario negli Stati Uniti. Se non ci fosse stato quel disguido, ora Shomurodov starebbe giocando in Irlanda.
A questo punto, con sei giorni rimasti, stiamo assistendo alla solita corsa contro il tempo. A Siviglia, addirittura, si parla di un’offerta per Romero. Non ho avuto conferme, ma lo scrive El Diario de Sevilla, e tenderei a credere che non si siano inventati nulla. Stiamo parlando di un giocatore che ha fatto solo due gol, in una squadra come il Siviglia che quest’anno ha un problema evidente con il gol. E ora la Roma pensa a lui? Non so se sia stato realmente contattato, ma la confusione regna sovrana. Questo è l’ennesimo segnale di una pianificazione inesistente nella gestione del mercato“.