Tre zero a zero di fila. Se qualcuno predica calma (o halma, se preferite), altri già si spazientiscono. E’ la condanna di Thiago Motta, nella fortuna di essere arrivato alla Juventus: rendere subito è una richiesta finora insoddisfatta anche per la povertà di segnature e di occasioni create in campionato. Nel pari col Napoli si è rivisto un impalpabile Vlahovic, che ora è un altro grattacapo da risolvere.
Questa l’analisi di Tony Damascelli a ‘Radio Radio lo Sport’:
“Secondo me Motta deve ancora incominciare a fare l’allenatore della Juventus. Sta cercando di capire, di vedere.
È chiaro che se fosse così ancora a maggio allora vuol dire che non è adatto alla Juventus oppure abbiamo sbagliato valutazioni.
Che vuol dire? Che deve ancora fare delle scelte definite e definitive, perché cambia situazioni di gioco durante la partita e prima della partita fa delle scelte che non erano previste, a parte l’infortunio di Gatti, quindi l’impiego di Savona – non di Danilo ma perché Danilo non gli garantisce una copertura difensiva: il gol che ha preso in Coppa per qualcuno, non solo lui, è responsabilità di Danilo.
Io ritengo che lui sia ancora nel foglio rosa del suo viaggio per arrivare alla patente di allenatore della Juventus. Una cosa che ha riguardato molti allenatori che sono arrivati alla Juventus. Lo stesso Massimiliano Allegri, lo stesso Antonio Conte. Pronti via. E’ difficile inserirsi in quell’ambiente che è molto esigente e che si aspetta sempre il colpo di scena. Di certo lui per il momento non si è mostrato. Cioè non ha mostrato le qualità, se ne ha, del suo lavoro.
Io l’ho considerato un impagliatore perché non dà un segnale di reazione, di reattività anche da parte della squadra. Non vedo durante la partita qualcuno che prende in mano il gioco. Forse lo prende Koopmeiners che ha giocato a sinistra nel primo tempo, poi per fortuna ha cambiato posizione.
Io dopo minuti cinque, parlando con un ex calciatore della Juventus, ho detto: ma prendi Koopmeiners e lo fai giocare sulla sinistra? Mi sembra una bestemmia, ma è parte delle mie considerazioni. Sarà da vedere prossimamente su questi schermi il ritorno di Conceiçao e poi il problema di Douglas Luiz, il quale deve abituarsi a un football che secondo me non gli appartiene.
Perché? Perché devono decidere chi deve giocare in mezzo. Ecco dove Thiago Motta deve dimostrare le sue qualità, sempre che ci siano“.