Il confronto Duranti – Borgonovo sul caso Toti ▷ “Mancano le leggi, finirà in una bolla di sapone”

Il caso Giovanni Toti continua ad essere al centro dell’agenda dei media e della discussione politica. Il Presidente della Regione Liguria è stato convocato per l’interrogatorio di garanzia, dove ha deciso di non rispondere alle domande del Gip. A livello politico la vicenda di Toti è emblematica e racconta di alcune storture del sistema Italia, sottolinea Duranti: “Io sono convinto che la vicenda finirà in una grande bolla di sapone e se no finirà in qualcosa di molto più ridotto rispetto alle trombe che sono sui giornali. Perché? Perché mancano le leggi in Italia.

C’è la legge sul conflitto di interessi e sulla distanza che deve esistere fra i soggetti privati ai quali sono stati appaltati servizi pubblici e la politica. Deve esistere come esiste nei Paesi dove c’è una democrazia molto più avanzata. Non si devono proprio parlare queste persone, non la barca, lo champagnino, non si dovrebbero parlare perché è evidente che c’è un conflitto, non dovrebbero poter essere accettati finanziamenti da parte di chi poi ha dei benefici. Una volta si chiamava mazzetta, tangente, adesso sì, però siccome adesso è legale e sta alla sensibilità di chi? Di un giudice, di qualcuno che sulla base delle sue idee o ideologie stabilisce che quello ha superato il limite della legalità ed è sfociato nella corruzione. Francesco, come ne usciamo noi da questa storia?“.

La domanda è rivolta a Francesco Borgonovo che esprime il suo punto di vista: “Io credo che ci dovrebbe essere la responsabilità dei magistrati su tutto quello che fanno e so che ci sono tante inchieste nel corso della storia che sono finite in niente, da Ottaviano del Turco, a Genova ci fu il precedente di Teardo, tanti anni fa. Secondo me ci sono due aspetti: da un lato c’è effettivamente lo strapotere dei magistrati, che è vero che c’è delle volte l’invasione nel campo politico, è anche vero che però secondo me questa storia della magistratura che si allarga... La magistratura si allarga perché riempie degli spazi che sono lasciati vuoti dalla politica, o comunque riempie dei luoghi oscuri che sempre la politica crea. Allora, io credo che l’arresto in questo caso sia eccessivo, non so se sia motivato da ragioni politiche, come dice qualcuno, ho sentito ieri Liguori che era una trasmissione che diceva viene fatto per buttare giù Toti, per non farlo ricandidare perché in Liguria c’è il terzo mandato, questo non so se sia vero.

Detto questo però, non si può cancellare la commistione, io non sono nato ieri, quasi tutti i politici fanno cose del genere, quando tu devi comandare è evidente che hai degli sponsor, è evidente che hai qualcuno che ti dà i soldi, è evidente che hai dei maneggi, altrimenti non fai il politico. Però il fatto che tu vada sulla barca di quello che poi ti fa i versamenti, che gli parli in questa maniera un po’ spregiudicata…, Ci sono delle distanze, che secondo me si dovrebbero mantenere”.