Il tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento a carico dell’ex Ministro della Salute Roberto Speranza. L’indagine era stata aperta a seguito di alcune denunce, i capi d’accusa erano diversi, dalla somministrazione di medicinali guasti, alle false dichiarazioni, fino all’omicidio.

Uno dei documenti chiave riguardava la prima omissione della campagna vaccinale. All’Agenzia del farmaco erano consapevoli che non esistessero dati che garantivano l’efficacia e la sicurezza dei sieri sulle persone fragili. “Attenzione! I pazienti fragili rientrano tra le popolazioni non studiate”, si leggeva in un messaggio interno, grassettato.

Anche per l’ex direttore Aifa Magrini si va verso l’archiviazione.

“Ho sempre creduto che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima, ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità, come è giusto che sia per chi ha giurato sulla Costituzione come Ministro della Salute”. Lo ha scritto sui social l’ex ministro della Salute: “Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna d’odio, tuttora in corso, alimentata da alcuni organi di comunicazione. Oggi però voglio solo dire grazie dal profondo del cuore alle tante persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno” ha aggiunto. Queste le parole usate dal Tribunale per il provvedimento di archiviazione: “Roberto Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali, per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi“.