È un Inter prepotente quella andata in scena al Meazza contro l’Atletico Madrid.
I neroazzurri, da buoni padroni di casa, dominano un match stregato, a discapito di un Atletico Madrid che ci contiene fino all’ultimo ma non conclude mai nello specchio. Ai colchoneros manca Morata dal primo minuto, l’Inter scende in campo con l’undici titolare. Sorriso amaro per Simone Inzaghi, che chiude con un solo gol una partita dominata e perde Marcus Thuram per infortunio muscolare.

Nella prima frazione di gioco le due compagini si studiano, vince la tattica sulle azioni pericolose, la compattezza dei ventidue in campo non lascia spazio a spunti che impensieriscono, fatta eccezione per due occasioni neroazzurre. Prima con Lautaro, poi con Thuram, l’Inter mette in serio pericolo la porta di Oblak. Sul finale di primo tempo arriva la batosta, Thuram dopo aver calciato si accascia a terra. Nulla da fare per il francese, il dolore lo costringe fuori dal campo. Al rientro dagli spogliatoi sarà Marko Arnautovic a prendere il suo posto.

L’austriaco si prende un posto da protagonista nella seconda frazione di gioco: fa e disfa. Prima su un cross al bacio di Di Marco spedisce fuori la sfera, poi costruisce un’ottima azione spalleggiato da Lautaro, ma spreca clamorosamente a tu per tu con Oblak. I cambi spaccano la partita in due: Dumfries e Carlos Augusto portano freschezza in campo e con essa azioni offensive. L’Inter incalza, le fasce costruiscono, ma la porta biancoazzurra rimane inviolata. La svolta arriva ancora dai piedi di Arnautovic: un pasticcio difensivo spedisce Lautaro verso la porta, l’argentino si fa ipnotizzare dal portiere avversario, Oblak respinge ma Arnautovic piazza il tap-in vincente. Vantaggio sofferto ma meritato a dodici dalla fine. Da segnalare la prestazione sontuosa di un Barella instancabile che recupera e fraseggia, sbagliando pochissimo e rifiatando altrettanto.

L’Inter non ci sta, si prende con forza la vittoria casalinga e rimanda la qualificazione al Civitas Metropolitano con un gol di vantaggio sull’Atletico Madrid.