La Lazio chiude la stagione nel migliore dei modi, anche se con qualche patema di troppo. Hysaj e la doppietta di Milinkovic-Savic consolidano il secondo posto dei biancocelesti contro una Cremonese che, nonostante la retrocessione, ha portato più di qualche grattacapo all’Olimpico. Sì, perché la Lazio risolve la pratica solo all’89’, in una partita che, nonostante un evidente dominio territoriale, si era complicata in soli 4 minuti di follia, con due gol dei grigiorossi arrivati su due topiche difensive. La gara è stata anche occasione per salutare Stefan Radu, con la leggenda biancoceleste ai saluti dopo 15 anni di militanza, oltre ai giocatori che il 26 maggio di 10 anni fa hanno alzato al cielo la Coppa Italia vinta nel derby in finale contro la Roma.

Non mi soffermerei troppo sulla partita, pur facendo i complimenti alla Cremonese per aver onorato il campionato. Oggi, per la Lazio, era una giornata di grande festa“, commenta Furio Focolari. “Piangevano non solo i giocatori in campo, ma anche i tifosi sugli spalti. La festa era nell’aria, nel secondo tempo erano abbastanza svuotati i calciatori. La stagione è stata straordinaria, la Lazio ha fatto 71 punti, ora può arrivare a 74, che è quasi un record. La festa in campo è stata fantastica, con i ragazzi del 26 maggio, Klose, Mauri, Candreva, si voleva solo fare festa e festa si è fatta. È bello osservare che Radu sarebbe entrato a prescindere dal risultato, visto che è entrato sul 2 a 2. Ha il record di presenze con la Lazio, è stato un bel momento. Vanno fatti i complimenti a tutti, dalla squadra a Sarri alla società, fino a Milinkovic, che aveva un grande cartello dedicato con scritto “Comunque sia, altrove o magari ancora qui, sarai per sempre un grande laziale”. C’è stata una grande atmosfera all’Olimpico“.