La vicenda del Def che non passa in parlamento: simbolo di una politica che non pensa più alle imprese

L’incidente parlamentare di fine aprile, quando la maggioranza, pure con 195 voti a favore, non è riuscita a raggiungere il quorum richiesto di 201 voti che rappresentano la maggioranza assoluta della Camera merita un approfondimento. Il Def, cioè il Documento di Economia e finanza, come la Nadef, che invece è la nota di aggiornamento al Documento di Economia e finanza, non si vota, ma è oggetto di una risoluzione che segue quella dello scostamento, diciamo così, e spesso sono l’occasione per fare il punto sull’andamento dei conti pubblici e presentare dei correttivi rispetto all’impianto che è stato varato con la cosiddetta legge di bilancio dell’anno. Ma non è sempre così. Nella passata legislatura il Documento di economia e finanza del Governo Conte Uno non è stato accompagnato da nessuna richiesta di scostamento, così come il governo Conte due per fronteggiare i danni del lockdown, vi ha fatto ricorso ben sei volte. Quindi anche non in coincidenza con il Documento di Economia e finanza o con la nota di accompagnamento, il voto era un’altra cosa, ben nota a tutti i parlamentari, ed è stata votata per ben 13 volte negli ultimi cinque anni.

Peraltro quello scostamento di bilancio serviva a mettere qualche decina di euro in più in busta paga. Un tema che una volta era caro alla sinistra, per esprimere quindi una posizione politica, sarebbe bastata e avanzata la risoluzione sul Def e invece è stato detto di no a tutto. Ecco, io vi racconto questi retroscena del mondo politico perché mi sembra di vedere ormai uno scostamento sempre più chiaro tra il mondo politico e il resto dell’Italia. Cioè se non per le elezioni e per quel ristretto numero di persone che frequentano i partiti, io che frequento imprenditori e commercialisti tutti i giorni mi rendo conto che ormai quasi nessuno più crede alla politica. E questo lo dico con enorme rammarico. C’è un distacco tra il mondo della politica e il mondo delle imprese, perché si parla di due linguaggi completamente diversi. Non si parla dei lavoratori, dei commercianti, degli artigiani, dei liberi professionisti e degli imprenditori industriali. Non c’è più alcun collegamento tra la politica e la produzione in Italia.

Malvezzi Quotidiani