Svilar 6 –
Nessun errore, con pochi tiri. Eppure, quella recondita sensazione di incertezza.
Celik 6
Un altro nome per l’infermeria. Fino al manifestarsi del malanno muscolare, era assolutamente stato sul pezzo; niente di che, ma soglia agonistica più che decente.
Cristante 6
Partita improntata alla razionalità da infondere alla fase difensiva; solita sostanza senza fronzoli, oggi badando anche alla gestione del serbatoio e a evitare di farsi male.
Ibanez 6
Partita attenta contro un Bologna non affamato; dopo l’errore con l’Inter sta giocando con una sorta di zainetto sulle spalle: il fardello della paura di niove disattenzioni.
Missori 6 –
Sufficienza dovuta al bagno d’esordio e all’assaggio del calcio dei grandi. Uno step di crescita, nell’alveo di una prestazione “scolastica”.
Camara 5
Intensità e impegno profuso, ma nella nebulosa di un totale disordine tattico unito a un deficit tecnico.
Tahirović 6
Non è dispiaciuto, soprattutto tra il finale del primo tempo e le prima parte della ripresa. Qualità da educare, ma indiscutibili; visione di gioco da temprare alla fiamma di un più vivido agonismo.
Zalewski 5,5
Compito che diventa compitino, col passare dei minuti; nella prima parte butta qualche pallone in mezzo, poi è partecipe dell’impotenza generale.
Wijnaldum 5,5
Bene nel finale del primo tempo; manca, però, in assoluto la percussione definitiva per velocizzare l’azione. Ha l’attenuante della condizione da rimettere a punto.
Solbakken 6+
Tutto quello che ha, ce lo ha messo. Forse lo avremmo tenuto persino in campo un poco di più. C’era un rigore su di lui.
Belotti 5
Dura lex, sed lex: con tutta la benevolenza nei confronti della sua indomita dedizione, il Gallo non ha ancora fatto gol in Serie A e anche oggi ha avuto la chance. Sembra vittima di un incantesimo.
Mancini 6
Entra in luogo di Celik e cerca di comunicare intensità a una squadra che sembra non crederci.
Bove 6
Ci mette la sua freschezza, un’ipotesi di entusiasmo, il tentativo di far accelerare la linea mediana. Trova però poche sponde nei compagni.
Abraham 5,5
Non cambia l’inerzia della scarsa produttività offensiva, rispetto a Belotti.
Pellegrini 5,5
La qualità che è chiamato a dare sulla trequarti oggi non l’abbiamo vista. In una Roma disordinata, non riesce a mettere ordine, né a distribuire bene palla. Non va al tiro, cosa che sarebbe servita nel finale.
Matic 5,5
Anche lui entra senza incidere da par suo: pulisce il pallone ma non lo valorizza.
Mourinho 5,5
La Roma ha mancato un’altra occasione in chiave quarto posto. Proviamo a ragionare senza pensare, per un minuto, al Leverkusen: contro questo Bologna compassato e comprensibilmente rilassato, sarebbe bastato il gol dello zero a uno. Con un poco di intensità in più, forse anticipando una o due sostituzioni.