Ancora una vittoria da parte del Napoli. Ancora una partita dominata da parte del Napoli. Anche sull’ostico campo di Empoli, sul quale i partenopei avevano vinto solo 1 volta in 9 precedenti di Serie A, la squadra allenata da Luciano Spalletti ha fornito una prestazione eccezionale che ha condotto all’ennesima vittoria stagionale.

Impressionante, e costante, il rendimento in trasferta di questo 2023. Dopo l’iniziale sconfitta di San Siro, il Napoli ha espugnato tutti i campi senza subire neanche un gol. In rete, ancora una volta Victor Osimhen e con questa siamo a 8 partite consecutive di campionato a segno.

Sui giornali, nelle conferenze stampa, tra i tifosi, ancora in molti continuano a ipotizzare prima di ogni match del Napoli non propriamente conto Inter, Milan o Juventus… che “questa sia la volta buona di poter vedere un po’ di turnover”.

Sembra davvero che ancora in pochi abbiano capito che nella situazione di classifica in cui si trova il Napoli, sono “tutte le altre” le partite assolutamente da vincere. Ed è per questo che Spalletti il turnover in questi casi non lo fa mai.

Eppure il motivo è abbastanza semplice da capire: ai partenopei mancano ora 9 vittorie e 1 pareggio, con 4 partite che possono quindi anche essere perse. Perdere i punti con i top team (ammesso che davvero avvenga) può quindi tranquillamente essere ammortizzato.

Riuscire a vincere tutte le partite che, sulla carta, sono più facili è certamente la strada più semplice per garantirsi il raggiungimento dell’obiettivo finale. Insomma era più importante il trittico di trasferte SPEZIA-SASSUOLO-EMPOLI piuttosto che quello di partite casalinghe LAZIO-ATALANTA-MILAN che sta per arrivare.

La sfida di Empoli è stata importante anche perché ha registrato il primo cartellino rosso subito da un giocatore del Napoli dovuto ad una sciocca reazione di Mario Rui a metà del secondo tempo sul punteggio di 0-2. La squadra ha quindi potuto finalmente “provare” una situazione che potrebbe verificarsi anche nelle importanti in gare successive di fine anno.

Ebbene, in inferiorità numerica gli uomini di Spalletti hanno continuato a giocare una grandissima partita, sfiorando più volte la terza marcatura, senza che si avvertisse il peso dell’uomo in meno.

Ci verrebbe da dire, scherzosamente (ma poi nemmeno troppo), che il motivo anche in questo caso è semplice da capire: Lobotka a centrocampo vale per due quindi è come se oggi, per la prima volta, il Napoli avesse finalmente giocato per venti minuti in “11 contro 11″ e non con il solito “12 contro 11” grazie al quale sta dominando il campionato.