Meluzzi sfata il tabù guerra ▷ “Berlusconi ha detto quello che pensa la pancia profonda del paese”

L’intervento di Berlusconi post elezioni regionali ha scombussolato la scena mediatica italiana, scatenando non pochi dubbi o riflessioni. Ricordiamo cosa ha detto il Cavaliere: Da premier non sarei mai andato dal presidente ucraino. Zelensky? Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto. Quindi giudico molto negativamente il comportamento di questo signore“.
Dichiarazione che Berlusconi fa perché “sa quando è il momento di dire una cosa“, commenta Fabio Duranti a Un Giorno Speciale. “Gli italiani la pensano come lui. Peccato che apparentemente il governo non sia d’accordo, e quindi troviamo una buona parte di popolazione che non è rappresentata e non va a votare (come abbiamo visto nei dati dell’affluenza per le regionali)”

È un errore non andare a votare quando non si è rappresentati? “È un errore fino ad un certo punto” – precisa Duranti – “Oggi non essendoci formazioni diverse da queste, le persone usano questa forma di protesta. Però alla fine deve sfociare in qualcosa“.
Che senso e che forma può assumere una democrazia in un impero?” – si chiede Alessandro Meluzzi – “È chiaro che ci troviamo in un impero multinazionale con vertice nell’anglosfera, con a capo varie famiglie. È un impero formato da Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, l’Europa in generale: quelli che abbiamo visto in prima linea nella dittatura nazi sanitaria del covid. quelli che ora stanno avanti nella questione guerra. Il fatto, però, è che in Italia non viene deciso niente di importante, anzi“.

Esistono due possibilità principali secondo il saggista, rispondendo alla domanda precedente.
La prima: “Una signora che si chiama Marta Dassù, che credo sia la segretaria generale di Aspen, fondazione fondata dai Rockefeller per decidere la comunicazione dell’impero, avrebbe deciso che le questioni importanti non si sarebbero dovute decidere in Italia. Anzi, avrebbe accolto con piacere che tutte le discussioni gossip di Sanremo avessero tutta questa attenzione. Ecco quindi l’Italia costituisce uno di quei vecchi partiti che negli ultimi anni dell’impero romano erano quelli del circo, ovvero gli aurighi. Questo è lo spazio di democrazia che ci viene concesso“.

La seconda: “L’impero non è statico. In questo grande movimento si sta creando un altro impero formato da: Russia, Iran, Cina che stanno trattando questioni che contano davvero, cioè quelle economiche e militari. Poi ci sono altri mondi che non fanno parte dell’impero. Essere colonia non significa sperare sempre di essere liberati da esterni. Berlusconi ha toccato come sempre un nervo scoperto della situazione identificandosi con la pancia profonda del paese, che certamente in questo momento è schierata più con Putin che con Zelensky, ma questo ovviamente non si può dire“.