“Ormai i governanti, quelli veri, vogliono che nelle ricerche compaia solo quello che dicono loro“.
Così reagisce Fabio Duranti allo scoprire che l’articolo 32, se cercato su Google, viene parzialmente omesso. La frase che infatti non compare nell’anteprima del sito del governo è: “La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“. Non proprio una parte scontata e trascurabile.
Una frase che, tra l’altro, rimanda anche ad un altro importante articolo della Costituzione: il secondo.
“Se una persona non vuole tu non puoi obbligarla, tantomeno puoi toglierle diritti se non fa quello che dici. Ci sono persone che sono state danneggiate e poi vediamo su tutti i giornali che gli scienziati fanno mea culpa, come nell’articolo di Newsweek. O ancora un altro articolo dice ‘Le morti improvvise sono in aumento’. Mi chiedo allora, c’è un problema effettivamente che oggi c’è e prima no?“
Risponde alla domanda il prof. Giovanni Frajese: “Ci sono dei dati complicati da capire. Un eccesso di mortalità c’è effettivamente stato negli anni precedenti. Dati recenti. Ora, non c’è una relazione oggettiva, ma io faccio il medico da 25 anni e non ho mai visto cose del genere: non ricordo storie di bambini con infarti. Invece ora si leggono nella cronaca di vari fenomeni di ragazzi che muoiono. Ovviamente non per questo per forza c’è una correlazione. L’importante però è non escluderne la possibilità: fa parte dell’approccio scientifico. Se il problema c’è si cura, ma se c’è e nessuno lo guarda, il problema continuerà ad andare avanti“.