Su “Repubblica” c’è questo articolone lunghissimo di Jeffrey Sachs, che è un economista molto importante, molto famoso, dal titolo “Lula uscirà rafforzato. Ora la vera sfida è salvare l’Amazzonia”. Mi sembrava un po’ la solita collezione di banalità in parte smentite poi dai fatti. Mi sono messo a leggere questo articolo e trovo una cosa incredibile. Jeffrey Sachs è un economista americano importante, uno molto mainstream che inizia la sua collaborazione con Repubblica, giornale molto sulla linea filo Ucraina, sulla linea americana. Scrive Jeffrey Sachs che la gestione di un mondo multipolare è irta di difficoltà. Abbiamo urgente bisogno di intensificare il dialogo con gli altri Paesi e di andare oltre la propaganda semplicistica dei nostri governi. E attenzione a cosa arriva qui. Qui in Occidente, dice Sachs, siamo bombardati quotidianamente da narrazioni ufficiali e ridicole, per lo più provenienti da Washington. Ad esempio la Russia è il male puro, la Cina è la più grande minaccia per il mondo e solo la Nato può salvarci. Scrive Sachs: “Queste dabbenaggini, imbastite all’infinito dal Dipartimento di Stato americano, sono di grande ostacolo alla soluzione dei problemi globali. Ci intrappolano in mentalità sbagliate e persino in guerre che non avrebbero mai dovuto verificarsi e che devono essere fermate con i negoziati piuttosto che con l’escalation. Quando accetteremo la realtà di un mondo multipolare, saremo finalmente in grado di risolvere i problemi che finora ci sono sfuggiti”. Incredibile.

Questo di Jeffrey Sachs sembra un articolo scritto da Alexander Dugin, dopo che per mesi ci hanno detto su tutte le testate, tutte le televisioni, praticamente il contrario, sul tempio del giornalismo progressista italiano troviamo questo articolo. Prosegue Jeffrey Sachs: “In primo luogo dovremmo capire che le alleanze militari come la Nato, non danno risposta alle vere sfide che dobbiamo affrontare. Le alleanze militari sono infatti un pericoloso anacronismo, non una vera fonte di sicurezza nazionale o regionale. Dopotutto, è stato il tentativo degli Stati Uniti di espandere la Nato, la Georgia e l’Ucraina a scatenare le guerre in Georgia nel 2010 e in Ucraina dal 2014 a oggi, nel bombardamento di Belgrado da parte della Nato nel 1999, nei 15 anni di missioni di missioni in Afghanistan, nel bombardamento della Libia nel 2011, hanno centrato reali obiettivi”. Ma, conclude, neppure la Cina è una grave minaccia come viene dipinta oggi in Occidente. Gli Stati Uniti cercano di dare a intendere che viviamo ancora in un mondo guidato dagli USA e che la Cina è un pericoloso contendente da bloccare. Ma la realtà è diversa.

Cioè capite qui su Repubblica richiamato in prima pagina con enorme risalto, e poi su una pagina intera abbiamo Jeffrey Sachs, uno dei più famosi intellettuali del mondo, richiamato ovunque, professore di primo livello, che ha frequentato Harvard, che scrive della NATO che è un’alleanza anacronistica e pericolosa”; sulla guerra in Ucraina che è stata scatenata anche a causa dell’espansionismo della NATO; che bisogna bisogna cominciare a ragionare in un mondo multipolare e che sentiamo sui nostri giornali dai nostri media una caterva di balle. E viene questo pubblicato su uno dei giornali che hanno partecipato maggiormente proprio alla pubblicazione della diffusione di questa visione unilaterale. La trovo veramente una cosa incredibile, ci tenevo a condividerla perché va ricordato che sui giornali abbiamo visto nel corso dei mesi elenchi di putiniani presunti, veri elenchi di No-Vax, attacchi continui alla libertà di pensiero, alla libertà di critica…. É una cosa incredibile.